Ha vita, quasi, facile l’Argentina nel terzo quarto di finale di questa Copa América Centenario. Finisce quattro a uno per l’Albiceleste contro un Venezuela che comunque non meritava un passivo così pesante. L’Argentina prova a chiuderla già dopo un’ora di gioco. Due volte Higuain, prima di contro balzo incrocia il pallone battendo il portiere e in seguito approfitta di un retro passaggio errato di Figuera andando a scartare l’estremo difensore venezuelano per poi insaccare a porta vuota. Nel mezzo abbiamo un rigore per la Vinotinto malamente sbagliato da Seijas che sceglie il momento sbagliato per provare il “cucchiaio”. Messi ad inizio ripresa sembra mettere il sigillo finale all’ennesima grande prova della sua nazionale chiudendo al meglio l’uno-due con Gaitan. Tutto facile insomma ma Rondon riapre per i suoi con un preciso colpo di testa dimostrando la troppa fragilità della difesa argentina. Ci pensa poi Lamela a chiudere il match un minuto dopo il gol dei Vinotinto. Albiceleste in semifinale ma con qualche dubbio in più sulle spalle: la difesa vacilla troppo. Venezuela fuori dalla Copa América comunque a testa alta, il torneo è andato ben oltre le aspettative dei Vinotinto e nonostante il tre a zero dopo a malapena un’ora di gioco non si sono arresi.
Passiamo ad un’altra goleada ma ben più pesante. Sarà una notte difficile da dimenticare per il Messico che viene eliminata dal Cile, nell’ultimo quarto di finale, per sette a zero. A Santa Clara va in scena la partita perfetta della Roja. Spazzati via i messicani con una prestazione che leva via ogni dubbio: sono lori i veri antagonisti dell’Argentina. Edu Vargas quando mette la maglia della propria nazionale diventa un’altra persona. Ben quattro gol per l’ex Napoli che sale così a quota sei reti nella classifica cannonieri del torneo (notiamo bene che il cileno ha segnato questi sei gol nelle ultime due gare disputate). A completare il tabellino dei marcatori abbiamo Puch con una doppietta ed infine Sanchez che chiude i conti. Prestazione senza sbavature con il Messico messo alle corde ed incapace di reagire o di dar fastidio alla difesa cilena. b è l’ammonizione del guerriero Vidal che, già in diffida, salterà la semifinale contro la Colombia. Quindi, il Cile vola alto e vuole ribadire chi sono i campioni mentre il Messico esce a testa bassa dal torneo nonostante un girone di qualificazione davvero convincente.