Si chiama Tiziano Barbini, ha la sindrome del cromosoma 15 ad anello, fa l’attore ed è orgogliosamente aretino.
È lui il testimonial della nuova campagna promozionale “Arezzo secondo Tiziano” con cui la Fondazione Arezzo Intour intende rilanciare la destinazione turistica Arezzo.
Ironia dissacrante e spirito tipicamente toscano sono i punti di forza di un racconto “inconsueto”, colorato e talvolta perfino sgrammaticato, che presenta in maniera autentica e lontana da ogni retorica una terra meravigliosa.
Nessun glamour, nessuna enfasi, nessuna ampollosità: dall’enogastronomia all’arte, dalla natura alle tradizioni, Tiziano con la sua simpatia trascinante accompagna lo spettatore a scoprire Arezzo con gli occhi della semplicità per coglierne lo spirito più sincero.
Otto gli spot che compongono la mini serie e che, a partire dal 13 maggio, verranno resi pubblici con cadenza settimanale ogni giovedì sul portale di destinazione turistica discoverarezzo.com e sulle pagine social della Fondazione Arezzo Intour.
Una scelta “controcorrente” che punta a un preciso obiettivo comunicativo: esaltare l’autenticità di un territorio dove la bellezza e la verità vanno di pari passo, offrendo al viaggiatore l’esperienza unica di sentirsi “cittadino”.
Un progetto unico che unisce la promozione turistica alla promozione sociale e che nasce dalla sinergia tra la Fondazione Arezzo Intour e la Poti Pictures, la prima casa di produzione cinematografica sociale al mondo che ha sede ad Arezzo e che ha realizzato gli spot della campagna.
Nata oltre 10 anni fa da un’idea del regista Daniele Bonarini, la Poti Pictures lavora con persone che hanno disabilità intellettive importanti e offre loro la possibilità di imparare un mestiere difficile in un contesto altamente professionale e inclusivo.
La campagna di promozione turistica arricchisce le pagine di Discover Arezzo (www.discoverarezzo.com) il nuovo portale per il turista, ideato e realizzato dalla Fondazione Arezzo Intour, che, attraverso innovativi strumenti digitali invita a scoprire una terra senza tempo dove ciascuno può progettare, programmare e compiere “un viaggio su misura”.
“L’idea di questi spot – commenta il presidente della Fondazione Arezzo Intour Marcello Comanducci – nasce dalla volontà di raccontare il nostro territorio in maniera originale e completamente differente. In un momento in cui la promozione turistica punta all’emozione e quasi tutte le destinazioni fanno uso di belle immagini, droni e panorami mozzafiato, emergere è quindi diventato sempre più difficile. Abbiamo quindi deciso di stravolgere la narrazione giocando sull’ironia e affidando la presentazione della bellezza e dell’autenticità di Arezzo, allo sguardo di quello che Dante Alighieri avrebbe definito un aretino “botolo ringhioso”. Il resto lo hanno fatto la Poti Pictures, vera eccellenza del nostro territorio, con il regista Daniele Bonarini e gli attori Tiziano Barbini e Fernando Maraghini. A loro va il nostro ringraziamento per saperci far divertire e pensare”.
“Poter realizzare una campagna di promozione turistica lontana da ogni cliche consolidato – commenta il regista Daniele Bonarini – ci ha sin da subito stimolati: abbiamo deciso di puntare all’originalità, evitando luoghi comuni e proponendo un messaggio diretto, niente affatto patinato e se vogliamo “scorretto”. In fin dei conti, la Poti Pictures ha sempre fatto questo, guardare il mondo con gli occhi dei suoi ragazzi con ironia ed autoironia. Siamo orgogliosi e profondamente riconoscenti, io in maniera particolare, per la fiducia che Marcello Comanducci ha riposto in noi e per aver creduto che il nostro punto di vista, fosse il modo più bello di raccontare la nostra meravigliosa città”.