Pompei, la città distrutta dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C., ed altri siti archeologici saranno illuminati a giorno per far rivivere a turisti e indigeni, strade romane che s’incrociano, cardi e decumani, case con suppellettili integre d’iscrizioni generiche o elettorali, pitture alle pareti con un senso epicureo della vita, sia pur febbrile, che doveva svolgersi in una cittadina di traffici e commerci.
Questo ed altro è possibile vedere nella città, alle falde del Vesuvio con un programma alla scoperta di alcune domus di recente restauro come quella di Octavius Quarto.
Saranno gli stessi visitatori con le “lucciole” a creare l’atmosfera con performance che vanno dalla musica popolare alle colonne sonore, dalle contaminazioni della melodia napoletana con il pop americano alle suggestioni di strumenti che hanno scritto la storia della musica classica.