Individuare le direzioni intraprese. Interpretare le tendenze attuali. Delineare gli scenari e le prospettive future della ricerca archeologica. Capire le esigenze dei molti giovani che studiano archeologia oggi e che spesso si sentono disorientati. Sono questi alcuni degli obiettivi del workshop internazionale dal titolo “Archeologia, quo vadis?” che si terrà a Catania presso il Refettorio piccolo delle Biblioteche Riunite ‘Civica e A. Ursino Recupero’ dell’ex Monastero dei Benedettini.
L’Ibam-Cnr, che ha sedi in Sicilia e in Italia meridionale, ha attuato in questi ultimi anni una forte politica d’investimento per la definizione, attraverso la concreta esperienza sul campo e le molteplici attività condotte in Italia e all’estero, di una metodologia di ricerca a vocazione fortemente multidisciplinare che fosse capace di ripensare, da una prospettiva inedita, al ruolo dell’archeologia nella società e nel mondo contemporaneo. Se produrre conoscenza e innovazione equivale a produrre investimenti sul capitale umano, generare ricchezza e sviluppo futuro, tale specifico obiettivo può essere raggiunto solo avviando e consolidando un dialogo forte con le università, le istituzioni, gli enti territoriali, i musei, le fondazioni private, le imprese, le associazioni, che quotidianamente svolgono sul territorio la propria attività culturale e professionale di ricerca e divulgazione, di tutela e valorizzazione del patrimonio archeologico.
“Fare archeologia oggi“, afferma Daniele Malfitana, direttore dell’Ibam-Cnr e organizzatore dell’incontro, “significa sperimentare nuovi percorsi, significa cogliere i continui cambiamenti che il connubio tra ricerca umanistica e tecnologia ci offre, ma significa anche capire quale direzione, nei diversi settori, scegliere e far scegliere soprattutto alle giovani generazioni che si avvicinano al nostro settore di studi“.
Il workshop internazionale ‘Archeologia, quo vadis?’ vuol essere, dunque, un’occasione di incontro e di riflessione in cui gli specialisti invitati, attivi in istituzioni diverse, italiane e estere, con le loro esperienze di guida e gestione di strutture complesse (in università, istituti di ricerca, musei, soprintendenze, scuole archeologiche nazionali e internazionali) proveranno a illustrare e tracciare una direzione per studenti, dottorandi, liberi professionisti, associazioni, imprese segnando un percorso di sviluppo per il futuro della disciplina.
Durante le due giornate, inoltre, l’Ibam-Cnr ha invitato i dipartimenti di archeologia dei quattro atenei siciliani, le Soprintendenze archeologiche, i Poli museali e i Parchi archeologici, a fornire un quadro aggiornato degli obiettivi, della direzione, della visione progettuale della loro istituzione nel contesto dell’archeologia siciliana. Una speciale sessione poster, ‘Sicily in context‘, accompagnerà il workshop durante le due giorni dell’incontro.
I dettagli del programma delle due giornate, insieme ai nomi degli specialisti del settore, che attraverso i loro interventi e le loro esperienze, proveranno a delineare il quadro futuro della ricerca archeologica italiana ed internazionale saranno a breve divulgati tramite i canali ufficiali dell’Ibam-Cnr e grazie alla collaborazione di Zammù TV e Radio Zammù dell’Università di Catania, media partners dell’iniziativa che permetteranno di seguire l’evento anche in streaming.