Sulla scia del successo delle precedenti edizioni tenutesi in varie regioni italiane, approda anche quest’anno in Campania IMUN 2016, l’Italian Model United Nations, la più grande simulazione di processi diplomatici esistente in Italia, organizzata dall’Associazione United Network in collaborazione con l’IMUNA–International Model United Nations Association di New York.
IMUN si conferma una formula di grande appeal, grazie all’interesse e all’entusiasmo di migliaia di studenti italiani desiderosi di cimentarsi in un’esperienza formativa unica: diventare “ambasciatori e diplomatici per un giorno” per avvicinarsi al mondo della diplomazia e della cooperazione internazionale, per comprendere come funzionano le assemblee dell’ONU e delle più importanti organizzazioni internazionali.
Gli studenti “delegati” campani anche quest’anno sono molto numerosi, circa 500, e provengono da scuole superiori di Napoli, Salerno, Giugliano in Campania, Cava de’ Tirreni, Benevento, Villaricca, Marano di Napoli, Caserta, Casamicciola Terme, Pozzuoli.
IMUN Napoli 2016 si tiene il 22 e il 23 gennaio presso il Maschio Angioino (Sala e Antisala dei Baroni) e Palazzo San Giacomo (Sala Pignatiello).
Una grande CLOSING CERIMONY si terrà domenica 24 gennaio, alle ore 12, presso il Teatro Acacia e accoglierà 900 persone, tra studenti, genitori, dirigenti scolastici e docenti. Molte le personalità istituzionali che hanno voluto dare il loro sostegno a IMUN 2016 e che interverranno alla Cerimonia, tra questi citiamo il Sindaco di Napoli Luigi de Magistris, l’Assessore alle Attività Produttive Enrico Panini, il Console Generale di Francia Henri Vignal, il Console Generale degli Stati Uniti d’America Colomba Barrosse, Deborah Guido O’Grady, Console per la Stampa e la Cultura al Consolato Generale Usa per il Sud Italia, il professor Salvatore Prisco, docente della cattedra di Diritto Pubblico Comparato presso l’Università Federico II.
IMUN Napoli rappresenta una grande opportunità per gli studenti campani, non solo per l’attività formativa unica che svolgono, ma anche perché per alcuni di loro l’esperienza proseguirà a marzo a New York presso la sede delle Nazioni Unite.
Il Consolato Generale degli Stati Uniti, da anni sostenitore di IMUN, ha deciso di offrire quest’anno delle borse di studio destinate agli studenti.
Nel corso dei tre giorni di IMUN, i partecipanti si calano nei panni di ambasciatori e diplomatici, e trattano i temi della politica internazionale durante le simulazioni dell’Assemblea Generale delleNazioni Unite o di altre sessioni di organizzazioni internazionali. Tante le tematiche affrontate e discusse, tutte legate all’attualità più stringente: dalla tutela del patrimonio culturale e archeologico nella Siria sconvolta dalla guerra all’emergenza immigrazione, dalla finanza ai diritti umani, dalla sicurezza nel Mediterraneo ai cambiamenti climatici, con un focus particolare sui temi del Diritto di asilo nella legislazione internazionale, dei Diritti LGBT nel mondo e sulla Tutela del Patrimonio Artistico e Culturale, con particolare riferimento alla distruzione dei siti archeologici nella Siria sconvolta dalla guerra.
Il progetto dei Model United Nations si articola in due fasi: una preparatoria, durante la quale gli allievi studiano i temi e il modo in cui operare all’interno della simulazione; e una operativa basata sul metodo del learning by doing, in cui i delegati vestono il ruolo dei diplomatici all’interno del Model.Nel corso delle varie assemble gli studenti “delegati” svolgono dunque tutte le attività tipiche della diplomazia: scrivono e tengono discorsi, preparano bozze di risoluzione, negoziati con alleati e avversari, risoluzione di conflitti, imparano a muoversi all’interno delle committees adottando le regole di procedura delle Nazioni Unite.
La roadmap IMUN 2016 prevede tappe in diverse regioni italiane: Puglia (Bari, 13-15 gennaio),Trentino Alto-Adige (Trento, 13-15 gennaio), Lazio (Roma, 17-20 gennaio), Campania (Napoli, 22-24 gennaio), Piemonte (Torino, 22-24 gennaio), Sicilia (Catania, 25-27 gennaio e Palermo, 28-30 gennaio). Tantissimi studenti, dal nord al sud dello Stivale, avranno dunque la possibilità di vivere un’esperienza unica e altamente formativa, che li preparerà ad essere cittadini consapevoli in un mondo sempre più globale e interconnesso.
La selezione degli studenti partecipanti a IMUN avviene in collaborazione con le scuole aderenti al progetto e i docenti: condizione necessaria è una sufficiente conoscenza della lingua inglese. Nella successiva fase di formazione obbligatoria i ragazzi acquisiscono le competenze linguistiche specifiche legate ai temi trattati nella simulazione. La fase di formazione prevede il “delegate training course”, in cui lo studente impara le nozioni base sulla nascita, sviluppo, funzionamento delle Nazioni Unite e del complesso sistema istituzionale che lo compone. Ogni studente “delegato” è chiamato ad approfondire i più importanti aspetti del Paese estero che gli è stato assegnato, come la storia, la geografia, l’economia, la cultura, in modo da arrivare preparato al delicato compito che lo aspetta: rappresentarlo ufficialmente in veste di Ambasciatore all’Assemblea delle Nazioni Unite.
Tutte le simulazioni si svolgono in lingua inglese ed è richiesto il western formal dress: giacca e cravatta per i ragazzi e tailleur per le ragazze. Vietati jeans e scarpe da ginnastica per qualche giorno.