L’UNICEF è allarmato per l’adozione in Ungheria di una nuova legge che prevede la detenzione obbligatoria di bambini rifugiati e migranti maggiori di 14 anni.
L’UNICEF chiede al Presidente ungherese János Áder di trattare tutti i minorenni in primo luogo come bambini, prima di firmare questa nuova legge.
Incarcerare bambini rifugiati e migranti, che fuggono da violenze e persecuzioni e che cercano una vita migliore, è fonte di traumi. Di fatto, in questo modo si criminalizzano i minorenni e li si priva dei loro diritti fondamentali, come quello all’istruzione.
L’impatto che questo avrà su ogni bambino, a prescindere dall’età, potrebbe avere conseguenze per la loro intera esistenza.
L’UNICEF confida che l’Ungheria voglia rimanere fedele all’impegno preso con la ratifica della Convenzione ONU sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza e con la sua adesione all’Unione Europea e alle normative internazionali in materia di diritti umani.
L’UNICEF è pronto a fornire sostegno e collaborazione al governo ungherese in questo impegno.