Si andava cercando l’assente
Quella tenerezza vista
Percepita a tratti
Abbracciarsi intensamente
Immensa fiducia
Leccarsi le ciglia
Lacrime di gioia
Nessun ricordo
da troppi anni
C’era un bimbo e sciava
Si sorrideva
I volti erano aperti al futuro
Ora bisogna essere duri e coriacei
dicevano tutti
Solo gli occhi mutavano
con mormorii appena percepiti
spostati su altre frequenze
più compassionevoli.
Palazzi bombardati
Pali della luce divelti
Cani che guaivano cercando cibo
Piccoli accattoni con occhi spiritati
sembravano angeli senza ali.
In quella città fantasma
Si andava senza meta e senza identità
Il dolore era forte e profondo
Cercare qualcosa che non si è avuto
porta a disorientamento
Lo sguardo non aveva piu direzione
Gli occhi erano tondi e acquosi
come quelli dei bovini prima del macello
Ricordarsi di essere stato
un essere umano
dopo l’apocalisse
Impresa disperata
In fondo alla strada
ci aspettava il dirupo
per tutti noi, animali e umani,
che avevamo perso noi stessi.
Non si ammettevano sprechi.
Foto di copertina generata con Copilot per Cinque Colonne Magazine