“Tutte le strade portano a Roma”, un detto antichissimo che è una “realtà” grazie ad alcune “arterie” stradali di grande storia e fascino. Una di queste è la Via Appia Antica che potrebbe diventare Patrimonio Mondiale dell’Unesco e sono tanti i progetti che valorizzare questa “strada” storica. Uno di questi è Appia 2030.
Appia 2030, ne parliamo con la project manager Antonella Marlene Milano
Un progetto ambizioso per valorizzare ancor di più una storica Via del nostro territorio nazionale. Cos’è, però, Appia 2030? L’abbiamo chiesto a Antonella Marlene Milano, project manager del progetto:
Cos’è il progetto Appia 2030?
Appia 2030 è un progetto finalizzato alla valorizzazione del tratto finale della Via Appia Antica in chiave turistica, culturale, creativa, e di tutela paesaggistica ed ambientale, incentivando il turismo lento nel territorio brindisino e rafforzando la candidatura della Via Appia a Sito UNESCO, Patrimonio Mondiale dell’Umanità, guidata da Brindisi. Appia 2030 si struttura come un percorso di pianificazione strategica dell’Area vasta di Brindisi che coinvolge le città di Mesagne, Latiano, Oria e Francavilla Fontana ed ambisce a rendere il territorio del tratto finale dell’Appia, entro il 2030, una delle mete italiane di referenza del turismo lento, esperienziale e trasformativo.
Come nasce il progetto?
Appia 2030 si inserisce nel framework di MediAree – Next Generation City, un progetto a regia del Dipartimento della Funzione Pubblica, promosso dall’ANCI – Associazione Nazionale dei Comuni Italiani- e finanziato sull’Asse 3 del PON Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020.
Brindisi è una delle 10 città pilota selezionate a livello nazionale da ANCI per la definizione di piani strategici di area vasta, da realizzarsi attraverso percorsi partecipativi in grado di fornire nuovi strumenti e competenze alle pubbliche amministrazioni coinvolte, e a favorire l’emergere di nuove forme di governance partecipativa per le principali sfide dei territori.
Il progetto è partito a gennaio 2022 e si svolgerà durante tutto l’anno, fino a dicembre 2022.
Il team di progetto -selezionato da ANCI- è costituito da me (arch. Antonella Marlene Milano) – project manager, da Bellissimo, studio creativo di Torino che vanta una lunga esperienza in progetti di branding, strategia di comunicazione, marketing territoriale e grafica, ed opera in collaborazione con l’associazione Torino Stratosferica, e da Thalassia, cooperativa che si occupa di progetti connessi alle tematiche dello sviluppo sostenibile, dell’educazione ambientale e della cittadinanza attiva in contesto pugliese.
A chi è rivolto il progetto?
Il progetto prevede diverse attività che nell’arco di 12 mesi stanno coinvolgendo molteplici stakeholders, da amministratori locali, ad associazioni e cittadinanza attiva, fino a giovani professionisti. Proprio a questi ultimi si rivolge la call delle Residenze Appia 2030, in particolare a designer, architetti, guide ambientali, progettisti culturali e della comunicazione provenienti dal territorio brindisino e da tutta Italia, invitati a partecipare all’esperienza Appia 2030 e trasformarsi in Appioneers, pionieri della valorizzazione del tratto brindisino della Via Appia. Le due residenze gratuite si svolgeranno nella città di Brindisi e presso la Borgata di Serranova e la Riserva di Torre Guaceto tra il 5 e l’8 maggio e tra il 30 giugno ed il 3 luglio 2022 e coinvolgeranno 30 partecipanti ciascuna.
In particolare, la prima residenza, curata da Thalassia, consisterà in quattro giorni di esplorazione, reportage e lavoro collettivo per definire spunti progettuali ed elaborare una mappatura tematica georeferenziata del tracciato; la seconda residenza, curata da Bellissimo e Stratosferica, avrà come obiettivo la progettazione di un landmark ispirato al paesaggio, partendo da una serie di spunti forniti da esperti di design, placemaking e comunicazione.
Quali sono gli obiettivi di Appia 2030?
L’obiettivo di Appia 2030 è principalmente quello di rendere riconoscibile, fruibile, e percorribile un percorso di grande valore storico, paesaggistico e culturale, tutelando e valorizzando il territorio circostante, a partire dal riconoscimento del grande valore della Via Appia in quanto itinerario che collega luoghi di interesse e centri urbani ricchi di emergenze architettoniche, archeologiche ed attività culturali. Attraverso la promozione del percorso della Via Appia si creeranno nuove opportunità di sviluppo locale, legate alla creatività, alla sostenibilità ed alla cultura.
Come si struttura il progetto?
Il progetto ha previsto una prima fase di diagnosi ed ascolto territoriale durata fino ai primi di aprile, che ha visto la realizzazione di due visioning sessions rivolte a più di 40 operatori del settore creativo e culturale, 5 incontri di ascolto pubblico aperti alla cittadinanza nei 5 comuni coinvolti, 2 focus group di approfondimento tematico, 11 video interviste ad attori chiave. Gli input derivanti da queste attività partecipative, insieme agli spunti progettuali che saranno elaborati in occasione delle residenze, confluiranno nella visione strategica del tratto terminale dell’Appia brindisina, documento conclusivo del progetto.