Gli anziani in Italia sono ancora più vulnerabili in estate. Il caldo sempre più asfissiante e la solitudine sono i mali maggiori. I numeri di questo disagio sono contenuti nell’ultima indagine sugli anziani over 80 a cura della Comunità di Sant’Egidio. La ricerca rientra nell’ambito di un progetto dedicato agli anziani che la Comunità porta avanti da vent’anni.
Anziani in Italia: il report della Comunità di sant’Egidio
L’80% degli anziani trascorre questa estate da solo e in città. Possiamo riassumere in questa frase i risultati della ricerca della Comunità di Sant’Egidio sugli over 80. Il campione preso a riferimento conta 2500 persone di cui circa 2000 non trascorreranno neanche un giorno in vacanza fuori città.
Come sottolineato dal presidente della Comunità di Sant’Egidio, Marco Impagliazzo, nel nostro Paese ci sono oggi 9 milioni di persone che vivono sole. Numero che richiede soluzioni incisive.
Una delle soluzioni suggerite da Impagliazzo è, per esempio, prevedere incentivi e sgravi per l’assunzione di colf e badanti che si prendono cura degli anziani. La seconda è rendere effettiva la possibilità di assistenza medica domiciliare. La terza soluzione è il cohousing, ovvero l’affitto di camere in appartamenti da parte di persone anziane. Una modalità che consente agli anziani di avere spazi di privacy e contemporaneamente di vivere in compagnia di altre persone.
Viva gli anziani!
La ricerca condotta rientra nell’ambito del progetto della Comunità di Sant’Egidio dal nome “Viva gli anziani!”. Il programma Viva gli anziani! è nato nel 2004 in collaborazione con il Ministero della Salute come misura di contrasto all’elevata mortalità registrata in Europa nell’estate 2003 in seguito alle forti ondate di calore. Ricerche mirate misero in evidenza che l’elevata mortalità non fu dovuta solo alla fragilità tipica delle persone anziane ma anche all’isolamento sociale che è un’altra caratteristica della popolazione anziana un po’ in tutta Europa.
Pertanto, la priorità del programma è contrastare l’isolamento sociale attraverso la creazione di reti che raggiungono le persone più esposte e vulnerabili. Alle reti partecipano volontari, portieri, medici, vicini di casa e assistenti familiari. La strategia messa in campo, infatti, è il monitoraggio attivo e costante di tutti gli anziani attraverso il quale di riesce a contrastare gli effetti negativi del caldo.
A livello nazionale, il programma raggiunge più di 28.103 anziani ultraottantenni, di cui più di 6.400 a Roma, grazie al sostegno di 45.000 attivisti. Dal 2004 sono stati effettuati più di 1.278.086 interventi attraverso telefonate, visite domiciliari, la consegna di generi alimentari e pasti a domicilio, l’espletamento di pratiche burocratiche ed eventi pubblici.
Gli effetti raggiunti dal programma sono molteplici: dalla riduzione della mortalità al miglioramento della qualità della vita e alla riduzione delle ospedalizzazioni.
In copertina foto di Rudy and Peter Skitterians da Pixabay