Gli attentati terroristici che hanno colpito Parigi «rompono i paradigmi di lettura» rispetto a precedenti attacchi, come quello al Museo del Bardo, in Tunisia, alla metropolitana di Londra, qualche anno fa, o alla maratona di Boston.
Per questo il Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica (Cnosp) «ha assunto due decisioni fondamentali: rafforzare i controlli sul territorio e i controlli alle frontiere», in particolare quella con la Francia, per evitare, in stretta collaborazione con le autorità francesi, transiti che possano danneggiare le delicate indagini in corso. Gli stessi controlli, riguarderanno tutti i valichi di frontiera, strade, ferrovie, porti, aeroporti.
Si è riunito in seduta permanente il Comitato di analisi strategica antiterrorismo, che riunisce intelligence e polizie e l’allerta è stata portata al 2° livello, quello che precede il livello massimo, cioè di attacco in corso. Questo significa possibilità di attivazione rapidissima dei reparti speciali delle Forze dell’ordine e di intervento immediato delle Forze speciali dell’esercito.
Al tempo stesso, con una circolare sono state attivate le questure, prime fra tutte Roma e Milano, perché innalzino i livelli di analisi e controllo, ed è stato dato «impulso a tutti i prefetti di convocare in queste ore i comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica, per avere in pochissime ore un report» che consenta di sapere «se c’è qualcosa che prima o dopo Parigi è cambiato» a livello locale, nell’ottica di mettere a punto «un vestito di sicurezza tagliato su misura».
Alla base della strategia che punta a ridurre il coefficiente di rischio ci sono due fattori di base: il rispetto e la difesa della libertà di culto, non si è confuso chi spara, che è un assassino, con chi prega, che va difeso se non è colluso, e l’attività di prevenzione, «grigia, faticosa, per la quale non c’è prova contraria» ma che produce risultati.
Questi i risultati, elencati dal ministro: 540 perquisizioni su soggetti legati in vari modi al terrorismo, 56.426 persone controllate, 147 arestati, 325 indagati, espulsi o respinti alla frontiera per mancanza di requisiti 259, 8.493 veicoli controllati, 55 espulsi.