Un’ampia retrospettiva sui test condotti dalla FDA dimostra che i vantaggi degli antidepressivi rispetto al placebo sono appena marginali
Di recente sono state condotte quattro meta analisi (studi statistici retrospettivi in cui vengono opportunamente raggruppati e sintetizzati i risultati di diversi test) riguardanti i dati presentati dalle case farmaceutiche alla Food & Drug Administration (FDA, l’autorità statunitense del farmaco). Lo studio dimostra come gli antidepressivi siano efficaci in misura ‘marginale’ se paragonati al placebo, dimostrando al tempo stesso come la loro apparente efficacia sia stata gonfiata ad arte. Un ulteriore studio denominato STAR-D – la più vasta ricerca mai condotta sull’efficacia degli antidepressivi, comprendente ben 4.041 casi – ha dimostrato inequivocabilmente che solo 108 è guarito dalla depressione senza più ricadervi nello stesso anno: il 2,7%. Un numero “da fare cadere le braccia” ha dichiarato il dottor Pigott, leader dell’equipe di ricerca che aggiunge “potrebbero esserci alcune persone per le quali gli antidepressivi sarebbero d’aiuto, ma al momento non abbiano alcun modo per sapere chi”. Ma non è tutto. La retrospettiva ha anche evidenziato come gli studi originali siano stati concepiti sin dall’inizio in maniera da fornire risultati fuorvianti in quanto (a) gli autori selezionavano a posteriore quali casi includere nel rapporto finale e (b) eliminavano dallo studio i casi giudicati ‘guariti’ senza poi valutare eventuali ricadute. Si è scoperto che gli studi che mostravano risultati positivi venivano pubblicati cinque volte più spesso di quelli con risultati negativi (in un caso particolare il rapporto era di 16:1) mentre il 26% dei casi non veniva affatto incluso negli studi.
“Il riesame di START-D è stato come sbucciare una cipolla – riferisce il dr. Pigott – “ogni volta che credevamo di avere compreso i risultati spuntava fuori un altro strato”. E aggiunge: “l’inevitabile conclusione di questo studio è che bisogna indagare in maniera più approfondita i metodi di cura alternativi”. Esistono alternative e metodi non invasivi nel rispetto dell’integrità fisica e mentale delle persone. Il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani raccomanda di informarsi attentamente, di non accettare facili diagnosi psichiatriche sia per se stessi che per i propri figli, ma richiedere accurate analisi mediche.