La Moda Positano è una filosofia di vita, si sa. Chi indossa un abito ispirato a questo stile ha voglia di libertà, di leggerezza, di freschezza, di un gusto che sappia di antico ma non troppo, che avvolga ma non stringa, che sia originale ma nello stesso tempo raffinato e, cosa più importante, che sia in perfetta armonia con il nostro spirito e l’ambiente che ci circonda. E’ una moda che deve piacere quindi, perché è “altro” rispetto alle linee e alle collezioni attuali, troppo spesso omologate. E questo l’Antica Sartoria Positano di Giacomo Cinque lo sa e forese la CPM Moscow non è la vetrina giusta.
Giacomo Cinque è stato circondato fin da ragazzino da stoffe di lino, cotone e merletti che nel tempo sono diventate la sua passione e il suo lavoro. La cosiddetta Moda Positano, che è ormai sinonimo di uno stile unico e riconosciuto in tutto il mondo, è nata tra le mura di casa. I turisti che trascorrevano le proprie vacanze nella splendida località di mare vestivano sempre in modo inadeguato e poco comodo. Iniziarono quindi a cercare nei negozi di souvenir copricostumi, pantaloncini e camicioni freschi, ma invano. E allora, l’ingegno e la creatività campana si sono messe in moto, e il resto è storia. Tutti si sono improvvisati sarti. Dalle cassettiere, cristalliere e bauli di casa si sono tirati fuori asciugamani di lino e cotone ricamati a mano, tovaglie in pizzo, centrini, copritavola e lenzuola del corredo che nelle mani svelte e abili delle donne di Positano sono diventati in un baleno foulard, gonne, camicioni, gonnelline, short e copricostumi di pizzo o ricamati a mano.
Giacomo Cinque si è fortemente ispirato a questa antica tradizione e poi ci ha messo del suo. Ha creato uno stile fortemente personalizzato, colorato, fresco, a tratti stravagante e con capi unici e irripetibili. Ma uno stile così originale, fa presa sul pubblico russo? La CPM Moscow è la vetrina ideale per una collezione con un imprinting così deciso a cui i russi non sono ancora abituali? Lo abbiamo chiesto a Giacomo Cinque:
Da quando tempo siete nel mercato russo?
Siamo nel mercato russo da circa una quindicina di anni. Abbiamo partecipato per la prima volta alla fiera in Russia 6-7 anni fa, ma eravamo troppo in anticipo, e infatti la collezione non ebbe molto successo. Abbiamo poi proseguito a lavorare con i russi tramite principalmente le fiere di Parigi e Milano dove partecipiamo da tanti anni e ci troviamo molto bene. Successivamente, abbiamo incominciato a lavorare con agenti che abbiamo fidelizzato, principalmente a Bologna, e di cui siamo soddisfatti.
Pensate che la Russia sia un mercato interessante? Le vostre collezioni incontrano il gusto del pubblico russo?
Il nostro prodotto piace, ma è un periodo molto altalenante. L’aspetto politico di restrizione rispetto alle importazioni fa la differenza. Tuttavia, noi non temiamo queste fluttuazioni, perché la Russia rappresenta circa il 4% del nostro fatturato totale per cui è poco determinante. Però, poiché il mercato è complesso non possiamo disdegnare i rapporti con questi paesi quindi perseguiamo questa via, ma ne perseguiamo altre.
Nella collezione che avete portato alla CPM Moscow settembre 2018, a cosa vi sono sembrati più interessati i buyer russi?
Le donne russe prediligono capi che posso utilizzare prevalentemente durante feste, party ed eventi, cioè non sono attratte dai nostri abiti diciamo così più “leggeri” e che contraddistinguono la nostra produzione. Le donne russe si orientano di più su un genere che possiamo definire “romantico” e comunque di fascia prezzi competitiva. I russi sono abbastanza attenti a questo, infatti il nostro primo tentativo a Mosca 6-7 anni fa è andato male proprio perché abbiamo presentato un collezione di prodotti un po’ più cari per fare una prova, e non è stata apprezzata. I russi ci identificano con un brand medio basso, competitivo e dal gusto originale.
Quest’anno, come hanno evidenziato anche gli organizzatori della manifestazione c’è stato un evidente calo dei visitatori che però non ha preoccupato né gli espositori né gli organizzatori perché, come dicevamo prima, si tratta di un momento politico, e di conseguenza economico, particolare. Che progetti ha l’Antica Sartoria Positano di Giacomo Cinque per la prossima edizione della CPM Moscow?
Quest’anno la nostra presenza alla CPM Moscow è stato un tentativo. Siamo tornati per vedere se rispetto alla nostra prima presenza fosse cambiato qualcosa, ma ci siamo resi conto che non è cambiato nulla. Abbiamo deciso che sicuramente non ci torneremo.