L’uso eccessivo di antibiotici rende i microbi resistenti e riduce, nel tempo, l’efficacia di questi farmaci preziosi. Il Servizio sanitario regionale dell’Emilia-Romagna promuove la campagna informativa per un uso responsabile degli antibiotici, che sono una risorsa importantissima perché possono salvare la vita a molte persone.
Cosa vuol dire farne un uso responsabile? Per fare un esempio, alcune infezioni comuni come raffreddore e influenza non vanno affrontate con gli antibiotici, non ce n’è bisogno: in questi casi la soluzione migliore è aspettare che l’infezione faccia il suo decorso naturale ed è sufficiente usare solo rimedi per alleviare i sintomi.
Se gli antibiotici vengono utilizzati quando non sono necessari, potrebbero non funzionare più quando se ne avrà davvero bisogno.
Il tema della campagna informativa è dunque anche l’antibioticoresistenza: diffondere nei cittadini la consapevolezza che la resistenza dei batteri agli antibiotici è un vero problema di sanità pubblica, come testimoniato dai dati epidemiologici a livello nazionale e internazionale, e che un uso eccessivo di antibiotici favorisce il diffondersi di germi ancora più resistenti e sempre più difficili da contrastare.
L’invito rivolto ai cittadini è di lasciare che sia il medico a decidere se gli antibiotici servono oppure no. Se il medico prescrive l’antibiotico, bisogna seguire alcune regole: rispettare dosi e orari indicati; completare tutte le dosi anche se dopo un paio di giorni ci si sente meglio; contattare il medico se compaiono effetti indesiderati.
In ogni caso, non utilizzare mai antibiotici senza prima aver consultato il proprio medico di famiglia o pediatra di fiducia.
‘Antibiotici: è un peccato usarli male’ è il messaggio della campagna regionale che propone diversi strumenti informativi e quest’anno in particolare prevede la diffusione di uno spot video nei monitor delle stazioni ferroviarie, lo slogan della campagna sugli autobus di Modena e Bologna e nelle pensiline alle fermate degli autobus di Ravenna.
Uso degli antibiotici in Emilia-Romagna – dati 2014
Nel 2014, con 17,8 dosi ogni mille abitanti-die, si è registrata una parziale ripresa (+ 5%) dei consumi di antibiotici in Emilia-Romagna rispetto al 2012 che aveva chiuso un triennio di significativo calo (il dato 2014 è comunque il più basso degli ultimi otto anni, ad eccezione del 2012).
Rispetto alle antibioticoresistenze, i dati del sistema di sorveglianza dell’Emilia-Romagna hanno registrato nel 2014 una ripresa delle resistenze di alcuni microrganismi appartenenti al gruppo degli enterobatteri, in particolare Escherichia coli e Klebsiella pneumoniae che da soli causano il 40% delle batteriemie (infezioni del sangue) diagnosticate in Emilia-Romagna; l’incremento delle batteriemie causate da questi microganismi è stato rispettivamente del 12% e del 15% rispetto al 2013.
I consumi di antibiotici nei bambini (fino ai 14 anni) sono in diminuzione dal 2010: 1002 prescrizioni all’anno ogni mille bambini nel 2014, erano state 1063 nel 2013, 1161 nel 2010. Il tasso di prescrizione è più elevato nei mesi invernali e mostra un andamento in linea con quello delle infezioni respiratorie.
I consumi di antibiotici in ospedale degli ultimi cinque anni mostrano una tendenza in lieve aumento fino al 2013 (92,9 dosi medie giornaliere ogni cento giornate di degenza), mentre i consumi del 2014 (92,6) risultano sostanzialmente invariati rispetto all’anno precedente.