Chi ha figli in un’età che va dall’adolescenza in su, spesso si ritrova a rimproverarli perché sempre appiccicati allo smartphone. La grande duttilità di questi dispositivi tecnologici porta inevitabilmente a un uso prolungato, se si ha un profilo social, poi, il rischio di restarci incollato per ore è ancora più alto.
Gli effetti psicologici dei social network
A peggiorare il quadro c’è senz’altro una nuova spiacevole sensazione conosciuta con il nome di FOMO. L’acronimo di origine inglese, che significa Fear Of Missing Out (paura di perdersi qualcosa), sintetizza quella che è una tendenza ormai molto diffusa non solo tra gli adolescenti ma anche tra gli adulti. Scrollando le bachehe di Facebook o Instagram, veniamo a contatto con le vite degli altri, apparentemente perfette.
I nostri amici sembrano in forma smagliante e felici, al vederli scatta quasi automatico un senso di inadeguatezza che porta a postare foto, selfie o storie, magari con dei filtri per non essere da meno. Questo comportamento, che va oltre la semplice vanità, ha un notevole impatto sulla psiche dei giovani che cadono preda di un particolare tipo di ansia da social network. L’ultimo report #StatusOfMind della Royal Society for Public Health britannica, infatti, rivela che negli ultimi 25 anni è aumentata del 70% l’incidenza di ansia e depressione nei giovani, che additano proprio i social network come causa del loro malessere.
Nan Coosemans, family coach e fondatrice di Younite (http://www.youniteonline.com/
I consigli anti FOMO per i genitori
I genitori non hanno nessuna intenzione di nuocere ai loro figli, chiarisce. Semplicemente, anche loro hanno dovuto fare i conti con il boom delle nuove tecnologie, senza disporre degli strumenti per interiorizzarle. Per questo la family coach propone cinque consigli per i genitori alle prese con l’ansia da social:
- Fai un’analisi di te stesso: ti senti davvero soddisfatto della tua vita, del tuo lavoro e della tua famiglia? Molto spesso ci si mette sotto i riflettori social per riscattarsi dalla mancata autorealizzazione, ma così facendo il problema alla base rimane irrisolto.
- Lavora sulla tua autostima. Diventare genitori è un viaggio che riserva tante sorprese e impone qualche sacrificio, soprattutto per le donne, che spesso faticano a conciliare famiglia e carriera. La soluzione però non è certo quella di creare un’immagine filtrata di sé per andare a caccia di like su Instagram. Anzi, chi riesce a valorizzare il proprio sé più autentico ha molto meno bisogno di conferme da parte degli estranei.
- Ritagliati alcuni momenti di connessione vera con i tuoi figli. Che sia al mattino durante la colazione o al loro ritorno da scuola, assicurati di riuscire a trascorrere ogni giorno qualche minuto insieme ai tuoi figli, mettendo al bando gli schermi di ogni tipo. Potrà sembrare una banalità, ma questi momenti sono preziosissimi per fare una pausa dalla frenesia quotidiana e dialogare in modo diretto e sincero.
- Informati sulle nuove tecnologie: da un giorno all’altro ci siamo trovati in mano smartphone capaci di fare qualsiasi cosa, ma quanti di noi sono realmente consapevoli delle loro potenzialità e dei loro rischi? In commercio ci sono libri, corsi e webinar che ti possono chiarire le idee sulle nuove tecnologie.
- Fatti queste domande: che esempio stai dando ai tuoi figli con la tua sovraesposizione? Che cosa stai cercando di dimostrare con quel selfie o quel post?
La diffusione dell’ansia da social non deve significare demonizzare i social media, che sono ormai parte del nostro mondo, ma impegnarsi per trarre il meglio da questi strumenti. “I social network si possono usare anche per veicolare contenuti di valore, mettere in luce il proprio talento ediventare una fonte di ispirazione per gli altri”, chiarisce Nan Coosemans. “Spesso i genitori (gli stessi che magari controllano compulsivamente il loro smartphone!) sgridano i figli perché passano troppo tempo su YouTube. Se però avessero la voglia e la curiosità di saperne di più, potrebbero addirittura imparare qualcosa di nuovo”.