Cos’è l’ansia? Una domanda così semplice diventa molto difficile nella risposta a causa delle tante sfaccettature che l’ansia ha. Perché se ne deve parlare sempre?
Ansia, cos’è?
Partiamo, però, dalle basi. Da dove arriva la parola ansia? La risposta è molto semplice: dal latino. Il termine “originale”, infatti, è angĕre, che significa stringere. L’ansia è uno stato emotivo di comune riscontro nei vari momenti e nelle varie situazioni della vita umana.
L’ansia è “dipinta” come una sensazione di tensione psicofisica, di preoccupazione e di inquietudine che talvolta sconfina nella paura. Attenzione, però: l’ansia non sempre è sinonimo di malattia. Questo della malattia, infatti, è un “semi-mito” da sfatare.
Fisiologica o patologica?
Perché parliamo di “semi-mito”? Molto semplicemente perché dobbiamo fare una precisa distinzione tra l’ansia e… l’ansia! Esistono, infatti, due distinte tipologie:
- Ansia Fisiologica: è quella più comune a tutti noi. Nasce in risposta ad una determinata situazione che la persona deve andare ad affrontare creando una tensione psicologica o fisica. L’ansia fisiologica, però, permette di attivare risorse in grado di farci adattare alla situazione nella quale ci troviamo.
- Ansia Patologica: se quella fisiologica ci permette di rispondere alle situazioni che dobbiamo affrontare, quella patologica invece no. L’ansia patologica disturba in maniera più o meno forte e marcata il funzionamento psichico, determinando una limitazione delle capacità di adattamento dell’individuo.
L’ansia patologica, inoltre, oltre che come un disturbo a sé stante, può ritrovarsi anche in diverse malattie psichiatriche, quali ad esempio: schizofrenia e depressione (solo per citarne due).
Perché se ne deve sempre parlare?
Questa è una domanda che in molti non si pongono. L’ansia porta a malattie come la depressione )ed altre simili) ma vengono considerate come malattie di “Serie B”. Vengono considerate come patologie di scarsa importanza e sottovalutate.
La figura dello psicologo o dello psicoanalista viene ancora “demonizzata” perché andare ad una seduta viene visto ancora troppo “strano” quando in realtà è la risposta migliore per superare un problema che potrebbe diventare ancora più grande.
Infatti, se l’ansia da una parte ti permette di rispondere con forza ed orgoglio alle situazioni della vita quotidiana, dall’altra ti risucchia nelle tue insicurezze non permettendoti di realizzarti. La tua forza e voglia di far bene viene risucchiata da uno stato mentale che ti blocca e non ti molla.
Proprio per questo motivo bisogna sempre parlare dell’ansia: per non sottovalutarla ulteriormente. Non è più il tempo di passare sopra all’ansia che potrebbe essere il principio di un qualcosa da fermare immediatamente.