La mostra presenta dodici nuove sculture-fotografiche appositamente create per gli spazi espositivi del palazzo, due grandi collages e un video che affrontano le attuali ansie sugli impatti della globalizzazione, del consumismo tecnologico e dell’inquinamento delle superfici terrestri e marine considerate la pelle del nostro pianeta.
Anouk Kruithof: Perpetual Endless Flow, a cura di Atto Belloli Ardessi, indaga come il flusso incessante e il consumo di immagini fotografiche digitali, alienino gradualmente l’essere umano dalla propria realtà fisica.
Queste sculture ibride trash-human sono un riferimento al nostro modo di affrontare il malfunzionamento e il degrado di noi stessi e del nostro pianeta. Forme antropomorfe mutate abitano corpi-strutture smembrati materializzandosi dal flusso delle immagini. Immagini web di varia attualità che per Anouk Kruithof si insinuano nelle nervature del nostro tempo.