L’anoressia nervosa è uno dei disturbi del comportamento alimentare dalle conseguenze molto gravi. La cancellazione del Fondo nazionale per il contrasto dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, per il mancato rifinanziamento in sede di Legge di bilancio, impone tenere acceso il faro sul tema. Due giorni fa lo ha fatto il Corriere della sera sul quale è apparsa un’intervista ad Arianna David. Miss Italia 1993, Arianna ha condiviso la sua esperienza con l’anoressia. Partendo dalla sua testimonianza, vogliamo illustrare cosa si cela dietro la malattia.
Come riconoscere l’anoressia
Il sintomo più evidente dell’anoressia nervosa è il forte calo ponderale. Arianna ha dichiarato di essere arrivata a pesare 39 chili. In realtà la perdita di peso, che potrebbe avere una causa diversa, è solo la punta dell’iceberg. Sotto c’è tutto un mondo fatto di percezioni distorte e di comportamenti disfunzionali. Le persone che soffrono di anoressia:
- cercano la magrezza assoluta
- hanno il terrore di ingrassare
- si vedono grasse anche dopo aver perso molto peso
- negano di avere un problema
Per soddisfare l’esigenza di magrezza mettono in atto due tipi di strategie: la prima consiste nel ridurre le porzioni di cibo, la seconda nel rimpinzarsi per poi procurarsi il vomito o assumere lassativi. Nel primo caso si parla di anoressia restrittiva, nel secondo di bulimia. Le strategie malsane si compiono nella totale solitudine: si butta il cibo non consumato, ci si chiude in bagno quando si auto induce il vomito, si assumono i lassativi di nascosto. Se affermano di non avere fame non bisogna credere loro: la fame scompare solo quando si giunge a uno stadio molto avanzato. I soggetti malati si illudono, combattendo la fame, di esercitare un controllo sul proprio corpo.
Quali sono le conseguenze dell’anoressia nervosa?
Le conseguenze dell’anoressia nervosa sono svariate e di diverso tipo:
- brachicardia e ipotensione
- ipotermia
- peluria su viso e collo
- edemi
- stipsi
L’anoressia può portare a un calo del desiderio sessuale e nelle donne alla scomparsa del ciclo mestruale. La stessa Arianna ha raccontato di non aver avuto le mestruazioni per un anno. Si manifesta, inoltre, uno squilibrio ormonale con un deficit di estrogeni nelle donne e testosterone negli uomini, degli ormoni tiroidei e alti tassi di cortisolo.
Nei casi più avanzati si riscontrano i sintomi classici della malnutrizione: il cuore si indebolisce pompando sempre meno sangue, possono verificarsi aritmie cardiache, disidratazione con conseguente svenimento, scompensi elettrolitici (bassi livelli di sodio e potassio).
In caso di bulimia il vomito provoca un’infiammazione dell’esofago e la corrosione dello smalto dei denti, mentre l’uso prolungato di lassativi può portare a danni intestinali.
Patologie in aumento
In Italia ci sono circa 4 milioni di persone che soffrono di disturbi del comportamento alimentare. 1.680.456 sono i nuovi casi diagnosticati nel 2023 (il 30% in più rispetto agli anni pre-pandemia) e riguardano bambini tra i 10 e i 13 anni.
Il Fondo per il contrasto dei disturbi alimentari sosterrà, fino a novembre, una rete di 126 strutture specializzate delle quali 112 pubbliche. Dopo tale termine se il governo non darà seguito alle ultime dichiarazioni circa lo stanziamento di fondi per questo capitolo, per i pazienti si prevedono enormi difficoltà di accesso alle cure e lunghe attese.
In copertina foto di FranckinJapan da Pixabay