Come inizia l’anoressia? E’ un disturbo che colpisce solo gli adolescenti? La testimonianza di Sonia Bruganelli su un periodo complicato della sua vita sembra scardinare quelle che sono le convinzioni più diffuse sull’argomento.
Come inizia l’anoressia: la testimonianza di Sonia Bruganelli
In una recente intervista rilasciata al settimanale Confidenze, Sonia Bruganelli ha rivelato di aver sofferto di anoressia. Una storia, la sua, diversa da tante altre che abbiamo sentito. L’opinionista de L’isola dei famosi ha, infatti, raccontato di essere entrata nel tunnel dell’anoressia a 40 anni, un’età insolita per l’insorgenza di questo disturbo del comportamento alimentare. A distanza di dieci anni, Sonia non sa riconoscere la causa che abbia fatto scattare l’anoressia. Di quel periodo, molto complicato della sua vita, ricorda la difficoltà nel mangiare. I muscoli della trachea erano contratti e ingoiare era diventato impossibile. L’allarme per la forte perdita di peso che ne era conseguita l’aveva spinta a chiedere aiuto. Il supporto psicologico e farmacologico l’hanno aiutata a risolvere il disturbo alimentare.
Anoressia e adolescenza
Generalmente l’anoressia è legata a un periodo che va dai 15 ai 25 anni. La stessa Bruganelli ha raccontato di aver avuto un rapporto non propriamente sano con il cibo da giovanissima. I disturbi del comportamento alimentare possono avere una base traumatica. Possono, cioè, essere una risposta a un trauma subito. Possono essere anche un modo di manifestare un disagio, una carenza di cui si soffre in un momento, come quello dell’adolescenza, in cui sono moto diffusi sentimenti di inadeguatezza, soprattutto riferiti al proprio corpo.
Gli studi più recenti dimostrano che l’età di insorgenza dei disturbi alimentari si sta abbassando sempre di più fino ad arrivare all’infanzia. Sono sempre più diffusi esordi a 12 anni o addirittura a 8. Colpiscono maggiormente le donne e le ragazze che possono sperimentare il passaggio da un disturbo all’altro, dall’anoressia alla bulimia. Tra i ragazzi, invece, si sta diffondendo il disturbo della vigoressia, detto anche anoressia reversa. Tale disturbo si manifesta come un’ossessione per il tono muscolare, la dieta, l’allenamento e che non disdegna l’uso di sostanze anche illegali per raggiungere l’obiettivo.
Altro disturbo che si sta diffondendo è il binge eating disorder, il disturbo da alimentazione incontrollata. E’ un disturbo simile alla bulimia ma senza comportamenti di comportamenti di compenso. La conseguenza più immediata di tale disordine è l’obesità. Gli studiosi stimano che il 30% degli obesi sia affetto da disturbo di alimentazione incontrollata.
Disturbi alimentari e pandemia
Continuando con i numeri, gli ultimi dati diffusi il 15 marzo 2024 in occasione della Giornata del fiocchetto lilla ci dicono che nel mondo sono 55 milioni le persone che soffrono di disturbi alimentari. In Italia sono 3 milioni e rappresentano l’8-10% delle ragazze e lo 0,5-1% dei ragazzi. La pandemia da Covid ha portato a un aumento dei casi e ora che è passata non siamo ancora tornati ai livelli del periodo precedente.
I centri dedicati ai Disturbi del comportamento alimentare nel nostro Paese sono 126, di cui 112 pubblici e 14 privati accreditati che impiegano 1.491 professionisti. L’84% di questi centri ha dichiarato di accogliere persone di età pari o superiore a 18 anni, l’82% la fascia d’età 15-17 anni e il 48% i minori fino a 14 anni.