Il collettivo di hacker Anonymous ha lanciato “l’allarme” contro TikTok e dichiara “La Cina ci spia!”. Tramite il proprio profilo Twitter, gli hacker (per provare la loro tesi) condividono un post presente su Reddit scritto da uno sviluppatore. La questione risolleva le polemiche legate alla privacy delle varie app.
Anonymous contro TikTok:”Come la Cina ci spia”
Anonymous torna all’attacco. Il famoso gruppo di hacker (dopo i post a favore del movimento #blacklifesmatter) concentra la sua attenzione sulla popolare app che impazza in tutto il mondo tra giovani e meno giovani. Secondo Anonymous, TikTok non sarebbe altro che un malware gestito dal governo cinese nell’ambito di un’operazione di spionaggio. L’app permetterebbe, in via indiretta, di fornire al governo cinese le nostre informazioni personali e sensibili.
Appena messo online, il tweet viene condiviso e fatto girare in poco tempo. A favore della propria tesi, il collettivo di hacker condivide i post di uno sviluppatore che afferma di essere riuscito a studiare il codice dell’app in seguito a una delicata operazione di reverse engineering. L’esperto ha scoperto che il software può accedere a vari dati, tra cui informazioni sul dispositivo utilizzato, le app installate al suo interno, l’indirizzo Ip ecc. Inoltre, sarebbe persino in grado di attivare il Gps ogni trent secondi, permettendo così di monitorare gli spostamenti degli utenti.
Non è la prima volta
TikTok e la privacy. Un duo che si è già incontrato nel 2019 quando l’esercito americano vietò l’installazione dell’app ai suoi membri arruolati (ordinando anche la cancellazione per chi l’app l’aveva già installata). Una polemica che alzo qualche polemica condita anche da una contraddizioni nelle azioni dell’esercito american che prima della bufera aveva usato TikTok per invitare i cittadini americani ad arruolarsi.
Torna in auge la privacy
Al momento non esistono prove capaci di confermare la veridicità di queste affermazioni e TikTok non ha rilasciato alcuna dichiarazione ufficiale in merito. La questione ha comunque rialzato il polverone della privacy ma soprattutto dei dati personali e sensibili che le varie app hanno a disposizione.
Davvero queste app possono essere un pericolo per la nostra privacy? Hanno davvero accesso a tutte queste informazioni? Anche il più esperto informatico non riuscirebbe a dare una risposta solida e al 100% veritiera. Sicuramente, nel nostro piccolo, possiamo fare delle piccole azioni che possono aiutarci a proteggere i nostri dati sensibili:
- Capire quali sono i dati sensibili da proteggere
- Eseguire copie di backup dei nostri dispositivi con all’interno i dati sensibili
- Eseguire scansioni antivirus e anti-malware
- Controllare, prima dell’installazione di una app, quali autorizzazioni richiede. Capire a quali dati state andando l’assenso ad accedervi