Animali da compagnia facili da tenere è una categorizzazione che farà certamente storcere il naso a qualcuno. Chi ama gli animali, infatti, guarda all’impegno necessario per curarli come a un qualcosa che riempie loro il cuore e non come un peso da alleggerire.
Eppure è importante non sottovalutare la responsabilità che ci si assume quando si prende in casa un animale. La presenza di un animale in casa può avere diverse finalità: dalla compagnia a funzioni terapeutiche o aiuto a persone disabili. E’ proprio per l’importanza che gli animali hanno per le famiglie che è nato il Bonus animali domestici, una delle misure contenute nell’ultima Legge di Bilancio. Vi illustriamo quali spese copre e chi può accedervi.
Bonus animali domestici 2024
La misura, in realtà, porta il nome di Bonus animali di affezione e fa riferimento a un fondo del ministero della Salute che mira ad aiutare i proprietari di animali domestici nell’affrontare le spese sostenute per loro. Per animali di affezione si intendono, secondo il Dpcm del 28 febbraio 2003, gli animali tenuti in casa per affezione o compagnia senza scopi alimentari o riproduttivi. In questa categoria rientrano anche i cani per disabili e gli animali da pet-therapy, da riabilitazione e quelli impiegati nella pubblicità. In termini più pratici, rientrano, quindi, non solo cani e gatti ma anche roditori, conigli, furetti e volatili ad esclusione del pollame.
Le informazioni sull’importo del Bonus e sulle modalità per farne richiesta saranno pubblicate entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto. Al momento si sa solo che per accedere al Bonus è necessario avere un Isee inferiore a 16.215 euro e un’età superiore a 65 anni e che coprirà visite veterinarie, operazioni chirurgiche veterinarie e l’acquisto di farmaci veterinari.
A oggi, quindi, sono valide solo le detrazioni fiscali per le spese veterinarie: il 19% delle spese sostenute fino a un massimo di 550 euro oltre la franchigia di 129,11 euro.
Cane o gatto
Oltre alla semplice compagnia, dicevamo, gli animali domestici possono svolgere un compito importante, come la guida per le persone cieche, o la pet-therapy. Le specie più indicate per questi scopi sono rispettivamente i cani e i gatti. Imparare a prendersi cura di un animale è un tassello importante di un percorso di riabilitazione o di superamento di un trauma. Ai bambini rafforza l’autostima, insegna il rispetto per il prossimo. La cura di questi animali, però, ha bisogno di un tempo dedicato e di spazi che non siano proprio minimal.
Così, pur restando cani e gatti gli animali più presenti nelle case, il mondo non è diviso, come si può pensare, in due schieramenti ma si sta aprendo sempre di più a nuove specie domestiche che riescono ad adattarsi ai tempi della vita contemporanea.
Gli animali da compagnia più facili da tenere
Tra gli animali più gestibili svetta in cima alla classifica il coniglio nano. Tenero e carino, per tenerlo in casa è importante lasciargli sempre del cibo e tenere pulito il suo ambiente. Non deve restare in gabbia ma può circolare liberamente in casa purché si presti attenzione a porte e infissi.
Gli uccellini sono un altro grande classico nelle nostre case. Il pappagallino cenerino, per esempio, tipico con i suoi colori sgargianti. L’unico svantaggio è che sporcano discretamente l’ambiente che li circonda. Per evitare che si intristiscano, è bene di tanto in tanto liberarli dalla loro gabbia e permettergli di volare liberamente in casa. Occhio a finestre e balconi.
Discorso simile per il merlo indiano che si distingue per la sua simpatia. La sua capacità di imitare la voce umana e il suo fischio sono sempre di grande appeal.
Un altro animale che richiede poche cure è la tartaruga. Simpatica, discreta, è la compagnia ideale nelle case in cui scorrazzano bambini piccoli.
In copertina foto di Joanna Reichert da Pixabay