La mostra antologica ‘Anima(l)rave‘, che inaugura oggi nella nuova sala esposizioni della barchessa di Levante appena restaurata, è parte del progetto sulle Residenze per le arti performative che la Regione Friuli Venezia Giulia ha sostenuto per rafforzare il ruolo di Villa Manin come luogo dove sperimentare diverse forme di dialogo creativo.
E’ quanto evidenzia l’assessore regionale alla Cultura in occasione della vernice della mostra organizzata da RAVE East Village Artist Residency, in collaborazione con l’Ente regionale per il patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia (ERPaC) e il supporto della Regione: si tratta di una mostra antologica che raccoglie le opere prodotte in sette anni di attività da parte degli artisti che sono stati ospiti del progetto che si svolge nella campagna friulana.
Per la Regione si tratta di un’esposizione che è parte del progetto delle Residenze e che ha saputo interpretare la finalità che l’Amministrazione regionale si è posta per Villa Manin: farne un luogo aperto alle arti performative per la creazione, lo studio, la sperimentazione, l’incontro e lo scambio di visioni ed esperienze, per artisti, cittadini e pubblico culturale.
La mostra, curata da Daniele Capra, Isabella e Tiziana Pers, raccoglie per la prima volta tutti i lavori svolti da Regina José Galindo, Igor Grubic, Ivan Moudov, Adrian Paci, Diego Perrone e Tomás Saraceno durante il periodo trascorso in Friuli Venezia Giulia. Tra queste, le opere di Saraceno ‘Expanse NGC by a Tegenaria domestica’, sono state realizzate proprio nella residenza dogale prelevando delle ragnatele abbandonate dal sottotetto della villa, nelle vicinanze della nicchia del timpano dove sono collocati i meccanismi dell’orologio.
In quell’area, un ragno della specie Tegenaria domestica ha deposto i propri fili costituendo delle strutture perfette, fondendo insieme conoscenze di geometria, di tecnica delle costruzioni, di comportamento e strategia animale.
Saraceno racconta così, sotto forma di un prelievo documentativo, le mille abilità di quel ragno, e più in generale l’incanto della natura, capace di costruire delle architetture con dei materiali apparentemente fragili e delicati ma preziosi.