Nel momento in cui la Germania ha visto svolgersi una grande manifestazione contro le restrizioni da Coronavirus, la cancelliera tedesca Angela Merkel ha comunicato le nuove regole che i tedeschi dovranno seguire e nuove raccomandazioni riguardanti i viaggi all’estero.
La Germania e i nuovi contagi
Il Robert Koch Institut, il centro epidemiologico tedesco, ha segnalato 1507 neo-infezioni da Covid nelle 24 ore, sabato scorso erano – per la prima volta dalla fine di aprile – oltre 2000. Per far fronte a questo aumento, la cancelliera tedesca Merkel insieme al suo governo ha varato nuove misure in una sorta di nuova fase 3 per la Germania.
“Prendiamo molto sul serio la nuova crescita dei contagi a cui assistiamo nei mesi estivi”
Sono numeri che a detta di Merkel non possono essere subiti passivamente: ecco allora “un nuovo inizio” nella lotta al virus, con un “rafforzamento delle regole“, sia pur adattate ad una realtà diversa rispetto a quando la pandemia era al suo apice.
Le nuove regole
Per cui sì a multe da almeno 50 euro per chi non indossa la mascherina quand’è obbligatorio, ancora niente grandi eventi pubblici in cui non sia possibile rispettare le regole d’igiene né assicurare il tracciamento dei partecipanti fino alla fine dell’anno, quarantena ridotta a 5 giorni per chi rientra da zone a rischio ma presenta un tampone negativo. E ancora: partite di calcio ancora a porte chiuse.
Per quanto riguarda le scuole, ha affermato ancora la cancelliera, “i Laender intendono stabilire misure più unitarie“, anche se saranno poi gli stessi Laender a decidere in merito all’uso delle mascherine in classe. Il Nord-Reno Vestfalia, per esempio, ha appena deciso di terminare al 31 agosto l’obbligo della mascherina in classe.
Angela Merkel e i viaggi all’estero
E’ urgente cambiare passo: pertanto afferma esplicitamente che “è opportuno rinunciare ai viaggi nelle zone a rischio”, a meno che questi non siano dettati da “gravi urgenze“. Ha comunque tenuto a sottolineare che “non intendiamo procedere a nuove chiusure di confini”, casomai si pensa ad intervenire “a livello localizzato” in presenza di nuovi, importanti focolai.