In una recente intervista concessa a un noto programma della tv pubblica, il generale Francesco Figliuolo, nuovo commissario per la campagna vaccinale, ha sottolineato l’importanza di accelerare i ritmi di vaccinazione. L’obiettivo dichiarato è quello di 500mila vaccinazioni al giorno e l’ottanta per cento della popolazione vaccinata per il mese di settembre. Un piano, questo, che prevede anche l’utilizzo di tutte le dosi di vaccino a disposizione evitando che vadano perdute. A questo “appello” ha deciso di rispondere, tra gli altri, il giornalista Andrea Scanzi che si è iscritto a una lista di riserva e vaccinato con una delle dosi “avanzate”. Ed è subito scoppiato il caso.
Andrea Scanzi: il caso del giornalista vaccinato
Il noto giornalista, molto attivo sui social network e presente in diversi programmi televisivi, ha più volte annunciato la sua disponibilità a usufruire delle dosi di vaccino che avanzano a fine giornata. Quelle, cioè, che una volta scongelate e inutilizzate, vanno giocoforza gettate via. Uno spreco che deve assolutamente essere evitato considerata la situazione generale alla quale una campagna vaccinale di massa potrebbe mettere riparo. Uno spreco che, purtroppo, è sempre dietro l’angolo, soprattutto dopo il ritiro di un lotto di vaccini Astrazeneca ritenuto responsabile di alcune morti sospette. Nonostante le continue rassicurazioni e gli esempi concreti, il panico tra le persone si è seminato e le defezioni sono aumentate.
I “panchinari”
L’obiettivo illustrato dal generale Figliuolo si è subito concretizzato in un’ordinanza che prevede la redazione di liste ad hoc nelle quali sono inseriti i soggetti che si rendono disponibili alla vaccinazione a prescindere dall’età o dalla fragilità. I cosiddetti panchinari. Quali sono i metodi per “guadagnarsi la panchina”? Molteplici e diversi regione per regione. In Toscana, (dopo la vaccinazione di Scanzi Arezzo ha vissuto un boom di richieste), è stato approntato un sito dove ci si può registrare (questo il link). Nel Lazio ci si muove su un doppio binario. A metà giornata si fa il bilancio e le dosi avanzate vengono utilizzate per le vaccinazioni domiciliari; a fine giornata, invece, si chiamano le persone prenotate nelle giornate precedenti. Stesso metodo utilizzato anche in Campania.
Tutti liberi dall’autunno?
La vaccinazione di massa rappresenta uno degli strumenti più importanti per uscire dal tunnel della pandemia. E perché si possa ritenere efficace è necessario che l’ottanta per cento della popolazione l’abbia ricevuta. Questo ci riporta al target individuato dal generale Figliuolo per il prossimo autunno. Se la macchina procederà senza ulteriori intoppi ma, anzi, con l’immissione di nuovi vaccini e la creazione di nuovi hub vaccinali potremmo finalmente vedere la fine di quest’incubo.
In copertina foto di veDro – l’Italia al futuro