I fumetti di Andrea Pazienza sono l’emblema di una mente a dir poco “ribelle” e “brillante”. Le sue creazioni sono ancora vivissime ed a riprova di ciò arriva il “ritrovamento” di un murales nella sua casa di famiglia in ristrutturazione.
Andrea Pazienza: fumetti e murales ritrovati
La scritta “Paz ’72”, il professor Sandro Visca protagonista dei disegni, le scritte in dialetto sanseverese del padre Enrico. Non ci sono dubbi, il murales ritrovato nella vecchia casa di famiglia della famiglia del fumettista è una grande testimonianza lasciata da un sedicenne Andrea.
In realtà, il murales era già “spuntato” dalle pareti della casa nel “lontano” 2003 ma prima di qualche giorno fa non era mai stato mostrato a nessuno. Un grande mistero che è stato poi svelato quasi dopo 20 anni con un video sui social che mostra l’immensa opera artistica di Andrea Pazienza con protagonista la caricatura del professore al liceo di Andrea, Sandro Visca, che diventerà poi uno dei suoi più cari amici.
La vita di Paz
Solo 32 anni di vita ma capaci di rendere Andrea Pazienza uni dei più importanti fumettisti italiani. Nato a San Benedetto del Tronto nel 1956, Andrea disegna sin da piccolissimo:
«Il mio primo disegnino riconoscibile l’ho fatto a 18 mesi, era un orso, questo testimonia quanto era forte in me il bisogno di disegnare»
Andrea Pazienza, Il segno di una resa invincibile, Corto Maltese, novembre 1983
Non conclude gli studi al DAMS di Bologna nonostante due esami mancanti ma la città emiliana diventa fondamentale per lui per il legame con il Movimento del ’77 durante il periodo della contestazione bolognese. Questo periodo farà da sfondo alle prime pubblicazione di Paz sulla rivista Alter nel 1977.
Irriverente e provocatorio, da allora in poi ha segnato profondamente la storia del fumetto e dell’illustrazione italiana: dai personaggi di Zanardi, Penthotal, Pompeo alle riviste di cui fu tra i fondatori come «Il Male» (che ha letteralmente rivoluzionato quello che il modo di fare satira in Italia) e Frigidaire.
Non solo fumetti
Andrea Pazienza oltre ad essere uno dei più grandi fumettisti italiani, possiamo ammirare le sue creazioni anche tramite copertine di dischi oppure manifesti cinematografici.
Pazienza firma i manifesti di film come “Città delle donne di Fellini” nel 1980 e “Lontano da dove” regia di Stefania Casini e Francesca Marciano, nel 1983. Non mancano sue illustrazione per dei videoclip come quello di Milano e Vincenzo di Alberto Fortis e Michelle dei Beatles per il programma di Rai 1 Mister Fantasy. Per quanto riguarda le copertine di dischi:
- Robinson di Roberto Vecchioni
- S.o.S brothers di Enzo Avitabile
- Passpartù della Premiata Forneria Marconi
Non mancano suoi lavori anche per il mondo del teatro, realizzando scenografie e ideando locandine, come nel caso dello spettacolo di teatro-danza Dai Colli (coreografia di Giorgio Rossi) della compagnia Sosta Palmizi.