Il Consiglio sostiene una politica migratoria esterna dell’UE attiva, globale e geograficamente equilibrata In conformità con l’Agenda europea sulle migrazioni e le conclusioni del Consiglio europeo del 25 e 26 giugno.
Un approccio di politica estera e di sicurezza più ampia è fondamentale per rafforzare la cooperazione con i paesi di origine e di transito volti ad affrontare le cause all’origine della migrazione e prevenire irregolare, compreso il contrabbando e il traffico, la protezione delle persone bisognose di protezione internazionale, nel rispetto del diritto di chiedere asilo, Assicurare Rendimento effettivo e la riammissione, e massimizzare l’impatto sullo sviluppo della migrazione ben gestita e la mobilità.
Ciò richiede una più stretta collaborazione con i partner per stabilizzare paesi fragili, che affrontano conflitti, violenza politica, violazioni dei diritti umani, terribile situazione socio-economica e la mancanza di buon governo che alimentano l’immigrazione irregolare e forzato spostamento. Tale cooperazione deve basarsi sul dialogo, la proprietà e la responsabilità condivisa.
Di conseguenza, il Consiglio accoglie con favore i preparativi per Summit Valletta il 11 e 12 novembre, in stretta cooperazione con i partner africani, e la conferenza ad alto livello per affrontare le sfide urgenti della Rotta dei Balcani occidentali, prendendo atto dell’offerta ungherese di ospitare questa conferenza a Budapest.
Esso contribuirà ulteriormente alla preparazione in corso di questi incontri nella prossima sessione, in seguito ad un aggiornamento dal rappresentante. Il Consiglio accoglie con favore contatti in corso e dialoghi ad alto livello con i principali partner in materia di migrazione, tra cui il recente incontro del rappresentante con i ministri degli Affari esteri dei G5 Sahel.
Il Consiglio ricorda anche la sua decisione di rafforzare la cooperazione con i principali paesi ei partner regionali e internazionali, tra cui l’ONU, lungo le principali rotte migratorie. Si sottolinea il ruolo delle delegazioni dell’Unione europea e le missioni Stati membri giocare nella presentazione politica migratoria dell’UE e rafforzando la cooperazione su questi temi.
Tanta programmazione che però deve misurarsi con la realtà concreta che sta facendo divenire quello dei migranti una bomba ad orologeria i cui inneschi sono ora nelle mani di un governo o di un altro che usano la materia in maniera sempre meno ‘umana’ e più politica.