Si è concluso il tour dell’artista statunitense, Anastacia, in giro per il mondo dallo scorso ottobre. La cantante, nota al pubblico, come “The little lady with the big voice”, ha incantato il pubblico partenopeo con i suoi pezzi più celebri, quali Left Outside Alone, Stupid Little Things, Paid My Dues, One Day in Your Life, regalando inoltre cover di band famosissime, quali Back in Black dei AD/DC e Sweet Child O’ Mine dei Guns N’ Roses.
Un tour davvero importante, proprio come il nome designato per lo stesso, “Resurrection”.
Poiché come ben noto alle cronache, qualche anno fa la compositrice è stata purtroppo vittima per la seconda volta di un tumore al seno. Stoppata l’attività musicale, si è dedicata saggiamente alla propria salute.
Dopo la guarigione, l’artista ha voluto festeggiare con i suoi tanti fan sparsi per il globo la sua appunto “rinascita”.
Nella splendida e calda cornice del teatro Palapartenope, l’esplosiva Anastacia ha fomentato la folla accorsa con ritmi accattivanti, blues, pop e rock. Ma non solo, a più riprese ha interagito con il pubblico con foto e autografi, e rispondendo carinamente ad alcuni quesiti.
Ringrazia tantissime volte, non solo in inglese ma anche in un simpatico e maccheronico italiano.
Una voce graffiante, quella della ragazza di Chicago, da sempre la prima donna bianca nella storia della musica ad essere definita “la bianca dalla voce nera”. Una tipa davvero tosta, che nonostante le varie vicissitudini, non ha mai pensato di abbandonare il palco, ma anzi carica di energia e vitalità ha dimostrato di essere una delle voci più incisive del panorama pop rock.
Termina l’ultima tappa del suo tour con I’m outta love, fasciata in un tricolore, quasi ad omaggiare lei Napoli e l’intero belpaese.