Inutile negarlo, in Italia è scoppiata la psicosi collettiva da Coronavirus. Complice sicuramente il gigantesco apparato dell’informazione che corre in tempo reale, il livello di allerta degli italiani è salito notevolmente portandoli, in alcuni casi, ad agire in modo nevrotico dimenticando anche le più basilari regole di buon senso. Prova di questo atteggiamento contagioso è quello che sta avvenendo riguardo il disinfettante Amuchina. Diventata introvabile o reperibile a costi elevatissimi, l’OMS ha reso nota la composizione dell’Amuchina per agevolare chi volesse produrre in casa. A cosa serve l’Amuchina lo sappiamo bene dato che è un prodotto di largo uso, così come conosciamo il suo prezzo di mercato…
A cosa serve l’Amuchina
Il Coronavirus ha ormai monopolizzato la comunicazione. La radio che accendiamo appena saliamo in macchina parla di Coronavirus, i social che apriamo mentre aspettiamo l’autobus parlano di Coronavirus, il telegiornale che guardiamo a pranzo parla di Coronavirus: quanti casi, in quali regioni, quali misure messe in campo… Non sarà un po’ troppo? Forse. Fatto sta che gli italiani sono in preda a una psicosi collettiva che può fare danni ancora peggiori del COV-19. In questo quadro dove regna il caos generale la vera protagonista è lei: l’Amuchina disinfettante. Da quando il ministero della Salute ha pubblicato il decalogo delle misure per prevenire il contagio, inserendo anche l’indicazione “Pulisci le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol” l’Amuchina, in tutte le sue forme, è diventata l’ultimo must di stagione e farsene una scorta l’oggetto di una nuova missione.
La composizione dell’Amuchina
Come ogni oggetto del desiderio, il disinfettante Amuchina è diventato ben presto introvabile e chi ne ha ancora lo vende caro. L’OMS ha addirittura reso pubblica la “ricetta” per farla in casa, come si fa con la pasta all’uovo. 833 ml di alcol etilico al 96%, 42 ml di acqua ossigenata al 3%, 15 ml di glicerina (glicerolo) al 98%, acqua distillata o bollita e raffreddata fino ad arrivare a un litro e voilà l’amuchina è servita. Nel caso disperato in cui non siate riusciti a reperire l’amuchina o che l’ultima confezione di glicerina vi sia stata strappata dalle mani dopo un’aspra lotta con un’altra acquirente, sappiate che potete ricorrere a un altro rimedio, più semplice, antico: lavarsi le mani. Ebbene sì: lavarsi le mani con un sapone per 60 secondi arrivando tra le dita e fino al polso riduce drasticamente il pericolo di contagio, soprattutto se si ripete l’operazione spesso nell’arco della giornata!
Amuchina disinfettante: l’ironia sui social
Per fortuna c’è chi ha colto l’occasione di questa circostanza per fare della sana ironia e smorzare toni attestatisi su livelli di paranoia. Dall'”Amuchina geniale” con tanto di composizione dell’amuchina a Rocky che urla “Amuchinaaaa” i social network offrono un vasto repertorio di meme divertenti. Ironia a parte, anche se il confine tra psicosi e senso di responsabilità, doveroso in questi casi, è molto labile, no sarà giunto il momento di fermarsi, selezionare gli imput esterni e fare ricorso a una risorsa che è presente in onguno di noi in modo naturale qual è il buon senso?