Cos’è la destra, che cos’è la sinistra si chiedeva negli anni Novanta il grande Giorgio Gaber. Ce lo chiediamo anche noi oggi alla luce delle primarie del PD in vista delle amministrative di autunno 2021 e della proposta del partito unico a destra che guarda invece alle politiche del 2023.
Le primarie del PD per le amministrative 2021
La storia della sinistra in Italia è sempre stata molto tormentata. L’invito “Proletari di tutto il mondo, unitevi!” contenuto nel manifesto del Partito Comunista di Marx ed Engels, anche nel nostro Paese, si è rivelato irrealizzabile. Lo abbiamo visto a partire dal Congresso di Livorno del 1921 nel quale lo scontro tra l’ala riformista e quella rivoluzionaria del partito socialista, portò a una scissione e alla nascita del Partito Comunista d’Italia. Lo abbiamo visto, nel 1991 con la volta della Bolognina che portò allo scioglimento del Partito Comunista Italiano e la nascita del Partito Democratico della Sinistra e di Rifondazione Comunista. Eccezion fatta per la parentesi dell’Ulivo che,
dal 1995 al 2004, ha riunito sotto un unico ombrello i movimenti riformisti di centro sinistra, la storia è proseguita con una serie di scissioni. Il PD che doveva essere il partito di punta della sinistra italiana, riunendo al suo interno forze riformiste, europeiste e progressiste, con il tempo ha finito per perdere pezzi con la conseguente nascita di altri piccoli partiti. Anche le primarie sembrano, più che strumento di partecipazione della base, un modo per alimentare le correnti interne. Si potrà obiettare che fasi come quelle che abbiamo illustrato possano rientrare nella storia di un partito che è innegabilmente legato a idee.
La destra italiana e…
Dopo aver chiuso i conti col fascismo storico, Alleanza Nazionale, partito di punta della destra italiana dagli anni Novanta fino agli anni Duemila ha vissuto anche lei all’interno di un progetto unitario, dal 2009 al 2013, insieme a Forza Italia con Il Popolo della Libertà. Terminata quella pagina, ha voluto ritrovare la sua identità e ha dato vita a Fratelli d’Italia. Negli anni Novanta nasce anche la Lega Nord che però si pone come partito estremista, legato all’idea della secessione delle regioni del Nord Italia. Dal 2018, con le elezioni politiche che hanno portato alla formazione del governo di Movimento 5 Stelle e Lega, il fronte della Destra italiana si è spaccato e un’ulteriore spaccatura si è verificata con il governo Draghi. Forza Italia e Lega sono entrati nella compagine di governo e Fratelli d’Italia si è attestata come unico partito d’opposizione. E’ in questo quadro che Silvio Berlusconi ha lanciato la sua proposta: il partito unico.
… il partito unico
E’ chiaro che, con l’avvento di Draghi la scelta di Fratelli d’Italia di rimanere fuori dal governo sia una mossa attuata per assicurarsi il pieno dei voti alle prossime elezioni politiche che si svolgeranno nel 2023. Molti sondaggi danno il partito di Giorgia Meloni in continua ascesa. Non può dirsi altrettanto per la Lega di Salvini che già subito prima della pandemia aveva visto un brusco calo del
consenso. Molti commentatori politici, inoltre, vedono la proposta del Cavaliere come un modo per salvare il suo partito dalla scomparsa. Intanto di programmi nemmeno l’ombra o, meglio, i programmi delle due parti politiche, la destra e la sinistra, sembrano sempre più assomigliarsi. Come rifletteva Gaber nella sua canzone, il pensiero liberale è di destra, ora è buono anche per la sinistra.
In copertina foto di Assianir