Come riconosciamo le amicizie sincere? Nella nostra vita conosciamo tante persone ma sono poche quelle che possiamo chiamare amici. L’amicizia, come l’amore, è un sentimento spontaneo: non si può imporre ma si può coltivare. Esiste una “definizione” unica di amicizia? No, esistono piuttosto diversi modi di viverla e per scoprire quale si avvicina di più alla nostra sensibilità ci facciamo aiutare da cantanti e scrittori che ci hanno regalato il loro pensiero.
Amicizie sincere: essere se stessi sempre
“Essere onesto può non farti avere tanti amici, ma ti farà avere quelli giusti”
John Lennon
La prima condizione per stare bene con i propri amici è poter essere se stessi in ogni occasione. L’amicizia si fonda su un’affinità oltre che caratteriale, anche di vedute e di valori. Se il rispetto per idee diverse dalle proprie è fondamentale in un consesso civile, nell’amicizia c’è bisogno di condivisione. Avere una sensibilità vicina aiuta a capirsi al volo, a trovare interessi in comune da coltivare e le stesse battaglie da condividere. Bisognerebbe poter sempre esprimere le proprie idee a un amico senza essere giudicato o isolato.
Che amici siamo
“L’unico modo per avere un amico è esserlo”
Ralph Waldo Emerson
Quando parliamo di amicizia pensiamo prima di tutto agli amici che abbiamo o abbiamo avuto. Pensiamo a quanto ci danno e perché li apprezziamo così tanto. E noi? Che amici siamo? Ce lo domandiamo mai? Un amico è presente nel momento del bisogno. Siamo stati presenti con i nostri amici quando questi erano in difficoltà? Gli amici sono le prime persone con le quali vogliamo condividere la gioia di un traguardo, l’emozione di un passo importante. Siamo stati empatici con i nostri amici quando hanno condiviso con noi una gioia? Siamo stati dalla loro parte nelle scelte che hanno fatto (anche se non le condividevamo)?
Amici per sempre
“Chi smette di esserti amico non lo è mai stato”
Esiodo
Veniamo a una delle domande esistenziali che più ci tormentano. Un sentimento come l’amicizia può finire? Si può essere amici per sempre? L’età delle amicizie è quella dell’adolescenza quando crediamo che i nostri amici saranno accanto a noi per sempre. Poi si cresce, le strade si dividono, si cambia. Quelli che consideravamo amici diventano poco più di estranei. Quando un’amicizia finisce il vuoto che si ritroviamo, al pari dell’amore, ci spinge a pensare che forse quel sentimento che provavamo non era in realtà corrisposto. Pensiamo che quell’amicizia, nella sua reciprocità, non sia mai esistita.
Ci sono poi quelle amicizie che resistono a tutto: al tempo, alla distanza. Ci si rivede dopo tanti anni e sembra sia passato solo un giorno. La compagnia diventa una grande famiglia in cui entrano anche partner e figli e stare tutti insieme, anche se una volta l’anno, è come tornare a casa dopo un lungo viaggio.