Per promuovere la diffusione di questo sport della mente, la Federazione Italiana Gioco Bridge ha avviato un progetto di insegnamento online. I corsi sono gratuiti e dedicati a chi vuole scoprire il Bridge partendo da zero. Anche chi ha già qualche piccola conoscenza può partecipare, e cogliere l’occasione per ricominciare.
Punto di forza dei corsi gratuiti di Bridge sono l’interattività e la socializzazione. Le lezioni si tengono tramite una piattaforma di videoconferenza in gruppi da quattro persone, oltre all’istruttore ufficiale della Federazione. I partecipanti possono, quindi, vedere e sentire l’insegnante, interagire con lui e con gli altri partecipanti e, a loro discrezione, condividere o meno la propria immagine. Contemporaneamente, si gioca tutti insieme a Bridge fin da subito, naturalmente con la guida dell’istruttore.
Un format apprezzatissimo e che ha già spopolato: prima ancora del lancio ufficiale del progetto, il passaparola aveva fatto il suo corso e centinaia di persone hanno aderito all’iniziativa.
“Fare, attivamente, sport durante la “quarantena”? Oggi è possibile, senza infrangere alcun decreto! Siamo orgogliosi di offrire un’opportunità di socializzazione, oltre che di apprendimento del nostro sport, a tante persone che ora sono, come tutti noi, obbligate a casa.” ha dichiarato l’avvocato Francesco Ferlazzo Natoli, Presidente della Federazione Italiana Gioco Bridge. “Abbiamo già attivato nuovi istruttori, quindi c’è posto per tutti. Cerchiamo anche di comporre gruppi di persone che siano omogenei per zona geografica, in modo che gli allievi abbiano poi la possibilità, se lo desiderano, di proseguire a giocare insieme ai tavoli delle Associazioni di Bridge sparse per tutto il territorio italiano, appena sarà possibile uscire di nuovo dalle abitazioni.”
Il Bridge è l’unico gioco di carte riconosciuto dal CONI come sport. Nonostante impegni più il cervello che i muscoli, questa disciplina è stata elevata al rango di attività sportiva grazie a studi scientifici che ne dimostrano i benefici sulla salute (anche fisica) e al fatto che la fortuna non conti assolutamente nulla. Per avere buoni risultati ci vogliono allenamento, concentrazione e tenuta psicologica – proprio come nelle altre discipline sportive.
Il Bridge in Italia è giocato con interesse ed entusiasmo da tesserati che vanno dai 10 ai 100 anni e oltre. Gli italiani che conoscono il Bridge sono ben due milioni. Gli albi federali contano circa 530 arbitri e 330 insegnanti in attività.