(Adnkronos) – L’Agenzia delle Nazioni Unite che si occupa dei rifugiati palestinesi (Unrwa) rischia di dover chiudere a fine mese se continua la sospensione dei finanziamenti internazionali. Lo ha dichiarato la portavoce dell’Unrwa Juliette Touma mettendo in guardia sul fatto che la mancanza di fondi potrebbe portare all’interruzione delle operazioni dell’Agenzia in tutto il Medio Oriente, non solo a Gaza. Oggi un nuovo affondo è arrivato dal ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant. L’Unrwa è “Hamas con il lifting” e ha “perso la sua legittimità a esistere nella sua forma attuale”, ha affermato Gallant incontrando una delegazione di ambasciatori guidata da Gilad Erdan, inviato israeliano presso le Nazioni Unite.
“Il capo delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha lanciato ieri un appello affinché venga garantito il futuro dell’Unrwa, definendola “la spina dorsale di tutta la risposta umanitaria a Gaza”.
“E’ importante continuare a sostenere l’Unrwa”, ha detto oggi l’Alto Rappresentante dell’Ue, Josep Borrell, a margine del summit a Bruxelles. “L’indagine”, dopo le accuse di Israele sulla presunta collaborazione di dipendenti dell’Agenzia Onu con Hamas negli attacchi del 7 ottobre, “deve essere fatta, ma non possiamo punire collettivamente il popolo palestinese”, ha sottolineato Borrell. L’Agenzia “non può smettere di lavorare, altrimenti centinaia di migliaia di persone moriranno”, ha scandito.
Il capogruppo di Forza Italia al Parlamento Europeo, Fulvio Martusciello, ha invitato Borrell ad essere “più cauto”. “La prosecuzione dei finanziamenti” dell’Ue “all’Unrwa è un errore” secondo Martusciello. “Il Parlamento europeo vuole conoscere il grado di connivenza tra l’Agenzia dell’Onu per il soccorso ai profughi palestinesi e i terroristi di Hamas”, ha affermato.
“Riteniamo – ha aggiunto – che quanto è emerso sul coinvolgimento dell’Unrwa sugli efferati omicidi del 7 ottobre sia solo la punta dell’iceberg. Già nel 2014 il gruppo di Fi presentò interrogazioni per accertare se i finanziamenti destinati a Gaza alimentassero il terrorismo”. “Non si può far finta di nulla. Blocchiamo i finanziamenti, indaghiamo e poi eventualmente ripartiamo. Sono soldi dei cittadini europei. Josep Borrell – ha concluso Martusciello – sia più cauto nelle sue improvvide dichiarazioni”.
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