Sommessamente, il podcast di Cinque Colonne Magazine, vi dà il benvenuto alla prima puntata del mese di Febbraio. Ospite di oggi è Antonio Smiriglia con il quale abbiamo fatto un bella chiacchierata sulla musica e come la crea ma soprattutto del suo ultimo brano “Donne Gentili”, un omaggio sia alle donne che a Dante Alighieri.
Buon Ascolto!
L’ospite di oggi
Antonio Smiriglia è tra gli esponenti più interessanti della musica popolare d’autore di Sicilia. Energia e pathos sono gli elementi che lo caratterizzano.
Numerose le partecipazioni a festival e rassegne di World Music nazionali ed internazionali. Ha all’attivo quattro lavori discografici, fra cui “Ventu d’amuri” (con i Discanto Siculo, di cui è stato la principale voce e autore di testi e musiche), “Vinni a cantare” e “Susiti bedda” (con i Cantori Popolari dei Nebrodi).
Collabora con il maestro Ambrogio Sparagna come voce solista dell’orchestra Tavola Tonda di Palermo, aprendo in diverse occasioni concerti all’Auditorium Parco della Musica di Roma.
Ricercatore ed autore di brani della tradizione, viene invitato da Franco Battiato a interpretare, insieme a I Cantori della Tradizione (formazione specializzata in canti corali di tradizione dei Monti Nebrodi), dei brani devozionali composti dallo stesso Battiato, durante la presentazione del suo libro “Attraversando il bardo: sguardi sull’aldilà”.
“Donne Gentili”
In “Donna gintili”, Smiriglia immagina una lettera scritta da chi è partito per le Americhe, una dichiarazione d’amore scritta alla propria amata, la quale risponde con un accorato canto d’amore che cancelli la sofferenza per la lontananza: “Garofanu d’America vinitu / ‘nta la tistuzza mia fusti chiantatu / varda quanta pacienzia ch’aiu avuto / sira e mattina l’aju abbiviratu”.
Scritta dallo stesso Antonio Smiriglia, e arrangiata insieme a Fabio Sodano (anche al flauto di canna) e Tanino Lazzaro (anche fisarmonica), “Donna Gintili” vede la partecipazione anche dei musicisti Giuseppa Genziana D’Anna (violoncello) e Pino Garufi (contrabbasso), oltre alla voce della già citata Oriana Civile.