Partono dalla prossima settimana una serie di approfondimenti settimanali che ruotano attorno alla figura di questo giovane poeta inglese e del suo legame con l’Italia, innanzitutto con la città di Roma.
Perché proprio John Keats? Semplicemente perché in Italia il suo contributo artistico non è adeguatamente trattato, soprattutto nella saggistica di settore; perché è morto nel nostro paese, è stato sepolto nel nostro paese ed è stato profondamente ispirato dall’arte e dalla cultura del nostro paese.
Le vicende personali del poeta legate agli ultimi anni di vita, lo ricordano a Roma e a Napoli, e proprio da Roma comincerà il nostro viaggio. E’ un viaggio a ritroso nel tempo, che parte dalla sua tomba nel cimitero Acattolico di Roma e termina con una serie di riferimenti ad artisti contemporanei che hanno subito il fascino della sua produzione artistica. Si, perché nonostante la morte prematura a soli 25 anni, John Keats ha lasciato un’impronta indelebile nell’arte delle generazioni successive fino ai giorni nostri.
L’intento del nostro percorso non è quello di raccontare semplicemente la vita e le opere di Keats, ampiamente trattate in libri e antologie scolastiche, ma di indagarne i meandri, attraverso un itinerario insolito e che parte innanzitutto dalle vicende e dalle esperienze personali del poeta.
Le lettere di Keats scritte ad amici e parenti, il diario del suo amico Joseph Severn, la biografia realizzata da Lord Houghton, i contributi artistici di Oscar Wilde alla memoria e all’arte di Keats, sono tutti materiali a cui si è attinto per ricostruire la sua storia e il suo legame con la città di Roma.
Lettera di Keats a Joseph Severn datata 6 giugno 1818
Inoltre, il nostro viaggio nella vita del poeta si arricchisce di piccole curiosità che ci consentiranno di conoscere alcuni artisti contemporanei che hanno subito il fascino della poesia di Keats. Il suo universo poetico non ha influenzato solo grandi letterati del passato. La sua produzione artistica è stata musa ispiratrice per il cinema, a letteratura, la musica e il teatro: la regista Jane Campion è stata attratta dalla sua vita e ne ha fatto un film, la scrittrice italiana Ben Pastor lo ha scelto come protagonista del suo racconto di genere giallo-storico “la fioraia di Keats”, Branduardi ha scritto una canzone che riprende la sua ballata “La bella dama senza pietà”, nel 2014 il Comune di Morano Calabro (CS) gli dedica un concorso e organizza il premio letterario internazionale “John Keats” vinto dall’artista napoletano Vincenzo Tesone, oggi, un gruppo di attori guidati da Alessandro Rubinetti lo impersona mentre guida i visitatori alla scoperta del Cimitero Acattolico di Roma,
Insomma, c’è materiale sufficiente per riscoprire questo magnifico poeta il cui il fervido spirito non ha cessato di aleggiare e ispirare non solo la poesia ma l’arte e la cultura in tutte le sue manifestazioni; del resto, era quello che Keats si augurava e che in cuor suo già sentiva, sapeva che un giorno il suo nome sarebbe stato tra i grandi della poesia.
Il nostro percorso infine ci porta a fare alcune digressioni, che ci distoglieranno momentaneamente da Keats ma che da questo traggono spunto per riscoprire e raccontare posti e curiosità legate prevalentemente alla città di Roma.
Il nostro viaggio comincia e ci porta proprio a Roma, al cimitero Acattolico dove Keats riposa accanto al suo amico Severn.
Buona lettura