Bisogna individuare come sfruttare i punti di forza dell’agricoltura europea
Valorizzare cibi e bevande di qualità prodotte in Europa: è la nuova sfida lanciata dalla commissaria europea all’agricoltura Mariann Fischer Boel, con la presentazione di un ‘libro verde’ destinato ad alimentare un ampio dibattito a livello ministeriale e con tutti gli attori che lavorano per la qualità . L’Italia è da sempre in prima linea per la difesa della qualità alimentare, e da tempo chiede di confrontasi a livello europeo su questi temi per poter garantire una maggiore tutela interna, e soprattutto internazionale, alle proprie denominazioni d’origine e indicazioni geografiche protette (Dop e Igp), che rappresentano il fiore all’occhiello della produzione alimentare italiana. Bruxelles ne è convinta: “Di fronte alla globalizzazione che avanza, all’aumento della pressione da parte di prodotti a basso costo e all’evoluzione della domanda dei consumatori, l’arma migliore dell’Europa – dice – è la qualità “. Il Libro verde prende in esame norme, programmi di qualità e di certificazione, e sistemi di etichettatura attualmente in vigore nell’Ue, compresi quelli relativi alle indicazioni geografiche, all’agricoltura biologica e ai sistemi regionali e privati, di certificazione della qualità dei prodotti alimentari. L’obiettivo ora è “individuare come sfruttare i punti di forza dell’agricoltura europea e informare meglio i consumatori sui prodotti in vendita”.