Un no secco alla pesca di frutti di mare, ricci e crostacei per la zona di Bacoli. Colpa della micro alga tossica Ostreopsis ovata che proprio a fine stagione, dati i rilevamenti, ha infettato i microrganismi del litorale. Da Punta Pennata fino a 100 metri dalla costa interessata. E dal Comune di Bacoli parte l’ ordinanza sindacale del divieto dopo una nota della Regione Campania e dell’ Asl Napoli2 Nord in cui si attestava la presenza della biotossina prodotta dall’alga.
Ma a fioccare sono anche i divieti che investono le zone della Gaiola a Posilippo, Rocce Verdi e Nisida. Partono dall’ assessorato all’ ambiente del Comune di Napoli presieduto da Tommaso Sodano che raccomanda, a causa della presenza dell’ alga la non raccolta anche per uso personale, e la non esposizione sulle zone della battigia. I rischi che si incorrono, nel caso di intossicazione per via alimentare sono: dermatiti, febbre, spasmi muscolari e difficoltà respiratorie.
Si stabilizza così il fenomeno tutto di origine tropicale che esplode soprattutto nei mesi caldi di luglio e agosto ormai nelle zone del Mediterraneo e che ancor prima delle zone citate, ha messo a digiuno di pesca le zone di Sorrento e Sant’ Agnello.