Nonostante la lettera dell’onorevole Giorgia Meloni, Alessandro Del Piero ha deciso: giocherà in India, nel Delhi Dynamos Football Club, con sede nella città omonima.
Ma com’è il calcio indiano?
La cosa fondamentale da specificare è che Pinturicchio non giocherà nella I-League, la lega indiana con 14 squadre nella prima divisione e 21 nella seconda, con promozioni e retrocessioni annesse. Alex farà parte di una squadra iscritta nella Hero Indian Super League, un torneo di calcio che inizierà a Mumbai il 12 ottobre e finirà il 20 dicembre.
Nel dicembre 2010, infatti, la All India Football Federation e la IMG-Reliance, il principale partner commerciale della Federcalcio indiana, hanno firmato un accordo per organizzare un torneo a otto squadre per 15 anni. La ISL seguirà lo schema della Indian Premier League di cricket: ogni team potrà inserire nella propria rosa un giocatore di livello internazionale – un marquee player con parametri di stipendio più alti -, un massimo di sette stranieri – di cui 2 stipendiati direttamente dai club e altri 4 distribuiti tramite un draft – e 14 giocatori di nazionalità indiana – di cui quattro giocatori della città/regione della squadra -. Oltre la società di Alex le altre squadre partecipanti sono: Atlético de Kolkata (Calcutta), Chennai Titans (Chennai), FC Goa (Goa), Norheast Utd FC (Guwahati), Kerala Blasters FC (Kochi), Mumbai City FC (Mumbai), Pune City FC (Pune). Differentemente alla maggior parte dei campionati di tutto il mondo, non vi sarà un sistema di promozioni e retrocessioni. Ci sarà, poi, la possibilità per le società di associarsi ad un investitore straniero. Infatti il Pune City, di proprietà della Dewan Housing and Finance Limited, sarà associato con la Fiorentina della famiglia Della Valle che possiederà il 15% del franchise.
La stagione regolare inizierà tra ottobre e novembre e le fasi finali saranno giocate tra novembre e dicembre. Durante la stagione ogni squadra affronterà due volte le altre – in casa e fuori casa -. I 4 top teams alla fine della stagione si qualificheranno per le serie finali. Le semi-finali saranno giocate in due incontri, la finale sarà a scontro diretto. Per quanto riguarda il mercato c’è stato un draft il 22 e 23 luglio per i giocatori nazionali e un altro il 21 agosto per quelli internazionali. 84 giocatori nazionali e 49 stranieri si sono uniti alle 8 squadre della Super League.
La Star Sports, parte del gruppo che ha fondato l’ISL, trasmetterà la lega in tutta l’India. L’obiettivo è quello di spingere le persone ad appassionarsi al calcio e a diffondere il football India. Il pallone, infatti, nonostante decine di milioni di spettatori, non ha mai avuto fortuna nel territorio indiano: la nazionale si è qualificata solo una volta ai Mondiali, nel 1950, e tre volte alla Coppa d’Asia, nel 1964, 1984 e 2011 e la posizione nel ranking è impietosa, 159esima.
Il calcio indiano vuole ripartire. Puntando su numerosi volti noti del calcio internazionale.
Oltre ad Alex Del Piero, il Delhi Dynamos ha ingaggiato Marek Cech – ex Slovan Liberec, Lokomotiv Mosca, Viktoria Plzen e Sparta Praga -, Mads Junker – danese ex Brondby, Vitesse, Nordsjaelland e Roda -, Morten Skoubo – con un passato al Brondby, al Real Sociedad e all’Utrecht -, Bruno Herrero Arias – in passato al Siviglia e al Murcia – e Kristof Van Hout – ex Standard Liegi e Genk -.
L’Atlético de Kolkata ha ingaggiato come allenatore Antonio López Habas, spagnolo classe 1957. Nel suo passato la nazionale boliviana, lo Sporging Gijón, il Valencia , il Tenerife e il Celta Vigo. Il marquee player della squadra di Calcutta è Luis García, classe 1978, duttile centrocampista che ha vestito le maglie di Tenerife, Atletico Madrid, Barcellona, Liverpool e Racing Santander. Il calciatore fu fortemente voluto al Liverpool da Rafa Benitez nel 2004 con il quale vinse la Coppa d’Inghilterra, il Community Shield, una Supercoppa Uefa e una Champions League. In questa competizione Garcìa mise a segno una rete contro la Juve ai quarti e un goal contro il Chelsea in semifinale. Garcia è arrivato 24esimo nella classifica del 100 migliori giocatori del Liverpool. Il Kolkata, però, fa sul serio e ha inserito nella sua rosa Robert Pirès, campionissimo che ha vinto 7 trofei con il glorioso Arsenal degli inizi del 2000 e un Campionato del Mondo, uno d’Europa e due Confederations Cup con la Nazionale francese. Un mostro sacro transalpino. L’Atlético, tra l’altro, ha ingaggiato anche altri giocatori stranieri di un certo livello: Borja Fernandez, noto come Borja, ex Real Madrid, Maiorca, Valladolid, Getafe e Deportivo; Jofre Mateu, centrocampsita spagnolo che ha militato nel Levante, nell’Espanyol, nel Real Murcia, nel Rayo Vallecano e nel Valladolid; Monsoreau, difensore ex Sochaux, Lione, Monaco, Saint Etienne e Troyes; Josemi, ex Malaga, Liverpool – ha vinto la Champions con Luis Garcia -, Villareal e Maiorca. I colori della squadra di Calcutta sono bianco e rosso e la maglia riprende quella dell’Atletico Madrid: Miguel Angel Gil Marin, presidente del team spagnolo, ha infatti lanciato il brand assieme ai 4 co-proprietari della squadra.
Il manager e marquee player del Kerala Blasters FC è David James, celebre portiere della nazionale inglese, ex Liverpool, Aston Villa, West Ham e Manchester City. E’ conosciuto ai più in patria come “Calamity James” a causa di molte papere che hanno clamorosamente favorito gli avversari. Arsène Wenger, allenatore dell’Arsenal, ha detto di lui: “A volte è stato tratto in inganno da alcuni eccessi di fiducia che lo hanno portato a prendere delle decisioni sbagliate, ma resta comunque un grande giocatore, un portiere che si è dimostrato solido soprattutto nella parte finale della sua carriera, diciamo dopo i 30 anni.?In ogni caso devo ammettere che James è un portiere imprevedibile: nella stessa partita può salvare la squadra con una serie di interventi fantastici per poi essere protagonista di una papera clamorosa…”. Altri giocatori internazionali della squadra di Kochi sono: Cedric Hengbart – ex Caen, Auxerre e Ajaccio -, Jamie McAllister – scozzese ex Aberdeen e Bristol City -, Iain Hume – attaccante ex Leicester City e Barnsley – e Michael Chopra – ex Watford, Newcastle, Cardiff, Sunderland e Blackpool -. Il nome della squadra nasce dal soprannome del patron della squadra, Sachin Tendulkar, celebre cricketista indiano soprannominato “Master Blaster”.
L’FC Pune City parla italiano. L’allenatore è Franco Colomba, giocatore-simbolo del Bologna e allenatore di numerose squadre di livello – come Reggina, Napoli, Salernitana, Cagliari, Verona, Parma, Bologna e Modena -. L’ultima esperienza è stata a Padova dove, subentrato a Fulvio Pea, è stato esonerato a marzo 2013. Il marquee player scelto è il grandissimo bomber David Trezeguet, simbolo della Juve ed ex compagno di squadra di Alex Del Piero. Dopo aver lasciato i colori bianconeri, Re David ha giocato per l’Hèrcules, il Baniyas, il River Plate e il Newell’s Old Boys. “L’India è una nazione speciale sotto molti aspetti e ho sempre desiderato andarci”, ha dichiarato Trezegol. Altri giocatori che si sono uniti alla truppa-Colomba sono: Davide Colomba – 26enne figlio dell’allenatore con un passato tra Serie B e C -; Bruno Cirillo – difensore ex Inter, Lecce, Reggina, Siena, Aek Atene, Levante e Paok -, vincitore dell’Europeo Under-21 nel 2000 e balzato agli onori della cronaca qualche anno fa dopo il pugno ricevuto da Marco Materazzi; Daniele Magliocchetti, classe 1986, ex Roma, Hellas, Cagliari e Triestina; Emanuele Belardi, portiere ex Napoli, Juve e Udinese e secondo di mostri come Buffon e Handanovic; Iván Bolado, ex Spagna Under-19, 20, e 21 e con un lunghi trascorsi nel Racing Santander.
Il manager del Mumbai City FC è l’inglese Peter Reid, classe 1956, ex allenatore di Manchester City, Sunderland, Inghilterra U21, Leeds e Coventry. Il nome del marquee player, come dichiarato ieri in una conferenza dal presidente Ranbir Kapoor, sarà rivelato la settimana prossima. Nel frattempo il Mumbai può contare su un gigante della difesa: Manuel Friedrich, centrale ex Bayer Leverkusen, Werder Brema, Mainz 05 e Borussia Dortmund. Pavel ?movš – difensore ex Nec e Levski Sofia – e André Preto – portiere ex Vitoria de Guimaraes – sono gli altri due pilastri della squadra.
La squadra rossonera, il Northeast United FC, ha scelto il suo marquee player: è Joan Capdevilla, ex Espanyol, Atletico, Deportivo, Villareal e Benfica e Campione d’Europa e del Mondo con la Spagna nel 2008 e 2010. Il terzino sinistro, in Spagna, ha anche vinto una Copa del Rey – 2001-2002 – e due Supercoppe di Spagna – 2000, 2002 – con il Deportivo. Joan è diventato celebre anche per esser stato l’unico giocatore titolare nella Nazionale Campione del Mondo a non militare nel Real Madrid o nel Barcellona. Un altro perno del Northeast è l’attaccante James Keene, ex Portsmouth ed Elfsborg. Massamba Sambou, senegalese centrale di difesa, ha militato in squadre come Monaco, Le Havre e Nantes.
L’FC Goa ha più di un problema: non ha ancora il manager e il marquee player. Per il ruolo di allenatore è stato contattato l’ex campione brasiliano Zico, dopo l’accordo fallito con Steve Clarke, vice di Mourinho al Chelsea dal 2004 al 2008. “Per noi è il calcio che resta la cosa più importante. Anche la questione del marquee è solo un requisito della lega. Sul campo la nostra preparazione sarà completa e, prima che arrivi la scadenza, avremo tutte le cose al loro posto”, ha dichiarato il co-proprietario della società Shrinvas Dempo. Il Goa ha tentato di associarsi anche con il Manchester Ciy, il Liverpool e l’Ajax ma nulla è andato a buon fine.
Hanno un nome che fa paura. E vogliono prendere un giocatore che fa terrore alle difese avversarie. I Chennai Titans, stanno provando ad ingaggiare il campionissimo brasiliano Ronaldinho che, secondo la stampa, è vicino all’accordo con la squadra indiana. Nel frattempo i Titani, nonostante l’assenza di un manager, hanno ingaggiato Bernard Mendy – ex ala destra del Psg e dell’Hull City – e Gennaro Bracigliano – portiere ex Nancy – e Bojan Djordjic – centrocampista jugoslavo con trascorsi nei Rangers, nel Plymouth e nell’Aik Solna -.
L’India sarà anche un cimitero degli elefanti – in senso sportivo, ovviamente – ma vedere campioni come Del Piero, Trezeguet, Pirès e Ronaldinho e Luis Garcia nello stesso campionato farà commuovere tutti gli amanti del calcio.