Roma celebra il suo amato Alberto Sordi a 101 anni dalla nascita e lo fa con un murales alla Garbatella. Nel quartiere in cui l’attore trascorse la sua infanzia e dove girò il primo film “Mamma mia che impressione!”, lo street artist Lucamaleonte ha realizzato un murales che ritrae Sordi nei panni del marchese del Grillo. L’opera, che rientra nel progetto di riqualificazione delle periferie “volti della romanità”, segue il murales di Gigi Proietti al Tufello e di Anna Magnani al Tiburtino III.
Da doppiatore…
Ci sono attori il cui nome, anche dopo decine di film, nell’immaginario collettivo resta legato a un unico personaggio. La carriera di attore di Alberto Sordi, invece, può essere rappresentata come una lunga carrellata di personaggi, tutti diversi tra loro ma tutti ugualmente intensi. Uomini vigliacchi, arrivisti, indolenti legati da un unico fil rouge: la rappresentazione dell’uomo medio italiano. Lui è stato l’immaturo Alberto de “I vitelloni” di Federico Fellini, Oreste, il soldato imboscato che muore da eroe de “La grande guerra” di Mario Monicelli, Otello, vigile inflessibile che cerca il riscatto dopo una vita trascorsa a subire ne “Il vigile” di Luigi Zampa, Guido Tersilli, il medico avido de “Il medico della mutua”, sempre di Zampa, e de “Il prof. dott. Guido Tersilli primario della clinica Villa Celeste convenzionata con le mutue” di Luciano Salce. E’ stato Giuseppe Di Noi, il geometra ingiustamente accusato di “Detenuto in attesa di giudizio” di Nanni Loy, Giovanni Vivaldi, l’impiegato del ministero deciso a tutto per impiegare l’unico figlio in “Un borghese piccolo piccolo” ancora per la regia di Mario Monicelli.
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— AS Roma (@OfficialASRoma) June 15, 2021
… ad attore
Lui è stato Mimmo, artista di scarsa qualità che in “Polvere di stelle” insieme alla moglie Dea, interpretata da Monica Vitti, accetta di allestire uno spettacolo in una zona dell’Italia appena bombardata. Lui è stato ancora Mimmo, il maturo tassinaro che sul suo “Zara 87” porta in giro personaggi famosi (al film partecipò anche Giulio Andreotti). E’ stato Armando, l’inguaribile donnaiolo di “In viaggio con papà” interpretato insieme a un giovane Carlo Verdone. Film che lo hanno visto anche nel ruolo di regista. Lui è stato Onofrio del Grillo, nel “Il marchese del Grillo”, il nobile sfaccendato che ama vivere le sue giornate tra bettole e in compagnia di popolane.
Alberto Sordi a 101 anni dalla nascita
La capacità di caratterizzare così intensamente i personaggi comici così come quelli drammatici è stato il suo regalo al cinema italiano. Una caratterizzazione a volte ottenuta anche solo con la voce. Non dimentichiamo infatti che è stato il doppiatore di Stan Laurel nel ruolo di Ollio e che alcuni dei suoi personaggi sono nati in radio grazie anche all’intuito di un vero mattatore come Corrado. Con quella stessa voce che ha consegnato alla commedia all’italiana, della quale è stato un re, battute indimenticabili vive. Dall’alto del murales a lui dedicato per l’anniversario della nascita sembra ricordare ancora oggi a tutti noi che lui è lui mentre noi…