Niente startup o imprese volte a immettere sul mercato prodotti o consulenze in ambito tecnologico e digitale, ma una cooperativa che raccoglie il frutto di una lunga esperienza in ambito socio-educativo, nei servizi diretti alla persona e nei rapporti con le istituzioni sul territorio. Aladin Società Cooperativa Sociale è lo spin-off dell’Università di Bologna – primo del suo genere a livello nazionale – nato per offrire servizi innovativi a famiglie, scuole e istituzioni nell’ambito dei disturbi dell’apprendimento e della multiculturalità. Una realtà maturata all’interno del LADA – Laboratorio Assestment Disturbi di Apprendimento del Dipartimento di Psicologia dell’Ateneo Bolognese, di cui è responsabile Paola Bonifacci, ricercatrice e socia costituente della nuova cooperativa per parte Unibo.
Aladin: il progetto universitario
“Si tratta di una forma del tutto nuova di spin-off, che valorizza il know-how in campo psico-educativo” spiega la Bonifacci. La forma della cooperativa sociale ha la funzione di portare all’interno della società gli studi e le sperimentazioni condotti all’interno delle aule universitarie, garantendo una maggior diffusione e personalizzazione delle conoscenze scientifiche, in diretto rapporto con le specificità dei singoli contesti. “I servizi si rivolgono alle famiglie, alle scuole, alle istituzioni. Si va dalla valutazione funzionale, anche plurilingue, del profilo cognitivo e degli apprendimenti diretta alla persona (età prescolare, scolare e giovani adulti) al sostegno alle famiglie con percorsi di affiancamento a studenti delle scuole di ogni grado – continua Bonifacci. – Aladin si propone di offrire, inoltre, servizi in collaborazione con istituzioni ed enti locali, per favorire la sensibilizzazione e l’applicazione di buone pratiche nell’area degli apprendimenti e in contesti di multiculturalità e per promuovere percorsi di formazione per scuole e professionisti”. I servizi si rivolgono anche a soggetti del terzo settore (ad esempio, comunità per minori) attraverso la collaborazione con gruppi socio-educativi. L’expertise viene inoltre implementato in una piattaforma online (di prossima pubblicazione) specializzata in processi di apprendimento, in bilinguismo e strumenti per favorire gli apprendimenti all’interno di classi multiculturali.
Oltre a Paola Bonifacci, i soci della cooperativa sono Margherita Barbieri (Presidente), Nicole Trambagioli (Vice-presidente), Luca Bernabini e Stefania Signore, tutti formatisi presso il Laboratorio LADA. “Aladin è anche un esempio di come dalla stessa Università possano partire strategie di job placement alternative che permettano di mantenere un contatto con l’Ateneo garantendo al tempo stesso l’autonomia e la possibilità di crescita professionale degli ex alunni” dice la Bonifacci.
Tra i progetti in fase di avvio ci sono quelli di identificazione precoce dei disturbi di apprendimento, laboratori nelle scuole per il potenziamento degli apprendimenti (mappe cognitive, laboratori di matematica), progetti per la gestione degli aspetti emotivi nella fase di rientro dall’emergenza sanitaria, video-tutorial per insegnanti e genitori per attività da condurre nel contesto famigliare/scolastico sui prerequisiti degli apprendimenti e prime fasi di apprendimento (scuola dell’infanzia, scuola primaria), percorsi di valutazione del profilo di bilinguismo e laboratori per il potenziamento delle competenze linguistiche per gli studenti esposti all’Italiano L2.