Al via la “prima settimana della cucina italiana nel mondo” dove sono serviti ingredienti Made in Italy taroccati in quasi due piatti su tre ma ad essere portate in tavola sono anche le più bizzarre versioni delle ricette tradizionali, come l’abitudine belga di usare la panna al posto del pecorino nella carbonara, quella tedesca di impiegare l’olio di semi nella cotoletta alla milanese, quella olandese di non usare il mascarpone nel tiramisù, fino agli inglesi che vanno pazzi per gli spaghetti alla bolognese che sono del tutto sconosciuti nella città emiliana.
E’ quanto afferma la Coldiretti nell’esprimere apprezzamento per l’iniziativa congiunta del Ministero degli Esteri e delle Politiche Agricole che coinvolgerà la rete estera della Farnesina nell’attività di promozione del Sistema Italia in 105 Paesi con oltre 1300 eventi previsti tra cui concorsi, conferenze, degustazioni, cene a tema, mostre legate alla cucina e seminari tecnico-scientifici.
L’iniziativa
Una iniziativa utile per valorizzare l’identità dell’agroalimentare nazionale e fare finalmente chiarezza sulle troppe mistificazioni che all’estero tolgono spazio di mercato ai prodotti originali.
L’ “agropirateria” internazionale infatti utilizza impropriamente parole, colori, località, immagini, denominazioni e ricette che si richiamano all’Italia per prodotti taroccati che non hanno nulla a che fare con la realtà nazionale. All’estero – stima la Coldiretti – sono falsi due prodotti alimentari di tipo italiano su tre, con il mercato mondiale delle imitazioni di cibo Made in Italy che vale oltre 60 miliardi di euro. Il rischio reale è che si radichi nelle tavole internazionali un falso Made in Italy che toglie spazio di mercato a quello autentico e banalizza le specialità nostrane frutto di tecniche, tradizioni e territori unici e inimitabili.
Una ricetta che purtroppo non sempre è rispettata e all’estero non è certo difficile trovare la costoletta alla milanese realizzata con carne di pollo o di maiale o fritta nell’olio di semi. Praticamente ovunque è poi diffusa la tipica caprese servita con formaggio industriale al posto della mozzarella di bufala o del fiordilatte.
La carbonara è stata addirittura oggetto di un recente scandalo in Francia dove è stata diffusa una video-ricetta delle farfalle alla carbonara con panna, uovo crudo, pancetta e pasta stracotta per quindici minuti che ha suscitato indignazione e pubbliche scuse. Ma non si tratta purtroppo di un caso isolato.
La tipica ricetta della pasta alla Norma viene infatti spesso taroccata dalla sostituzione della immancabile ricotta salata con semplice formaggio grattugiato mentre il Tiramisu’ che è forse il piu’ conosciuto dolce italiano all’estero viene spesso tradito nelle sue componenti caratteristiche, savoiardi, mascarpone e marsala.
Il falso Made in Italy
L’Italia è l’unico Paese al mondo con 4.965 prodotti alimentari tradizionali censiti dalle regioni ottenuti secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni, 285 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg ma ha conquistato anche il primato con quasi 50mila aziende agricole biologiche in Europa.