Si avvia al termine la stagione teatrale 2018/2019 del Teatro Elicantropo di Napoli, che ospiterà, da giovedì 9 a domenica 12 maggio 2019, l’evento conclusivo Oltre la linea 2019, rassegna di danza contemporanea e altre arti, in cui saranno protagoniste in le originali e inedite performance presentate dalle compagnie Akerusia Danza e Art Garage.
Oltre la linea è un progetto a carattere regionale, ideato nel 2010 dall’Associazione Culturale ItinerArte, finalizzato alla promozione della danza contemporanea e del teatrodanza, attraverso un percorso itinerante, in vari borghi storici, e metropolitano, come il Teatro Elicantropo di Napoli, struttura ideale per una completa simbiosi tra corpo, spazio e musica.
Il luogo dello spazio scenico risulta, quindi, come una scatola magica in cui tutto si muove per la ri-creazione della realtà, attraverso il gioco delle forme, delle luci, delle improvvise corse e ricadute dei corpi in movimento espressivo.
“Il lavoro artistico dell’Associazione Itinerarte – così in una nota – è basato sull’amore verso la danza contemporanea e sull’opportunità di gestirne gli eventi, in tutte le sue molteplici capacità di esprimere: il corpo dei danzatori, il contenuto emotivo e poetico del coreografo. La danza è l’attraversamento di una consuetudine, e non un’esposizione di repertorio o una rappresentazione di balletti, in cui, poco è espresso rispetto all’urgenza artistica di manipolare i corpi dei danzatori, per un tessuto vivente che esprima sensazioni e sentimenti necessari”.
A firmare le coreografie degli allestimenti, nei primi tre giorni di programmazione, saranno Ina Colizza, Antonello Apicella,Ciro Venosa e Nunzio Impellizzeri, che proporranno, alternativamente, le loro performance ogni sera, nell’ambito di un confronto/incontro tra coreografi.
L’ultimo giorno di programmazione sarà affidato esclusivamente a Rosario Liguoro, che porterà in scena il suo originale allestimento teatrale.
A inaugurare la rassegna Oltre la linea 2019, giovedì 9 alle ore 21.00 (in scena anche venerdì 10 e sabato 11), sarà 1+1=1 (Filosofia dell’identità), con Ina Colizza e Antonello Apicella, che firmano anche coreografia e regia.
Presentato da Akerusia Danza, 1+1=1 (Filosofia dell’identità) appartiene a quei sistemi filosofici che, partendo dalla distinzione tra due realtà eterogenee, le ritiene identiche, in rapporto a una realtà superiore, cui le prime due appartengono. L’assoluto va definito come l’identità di “identità e differenza”, perché l’introduzione della differenza rende possibile la molteplicità. Tale necessità si esprime in una polarità di forze opposte: quella positiva (attrazione), che si configura come unitaria, e quella negativa (repulsione) che si configura come molteplice. Ogni singolo è a sua volta l’unione di un “positivo” e un “negativo”: l’Uno si ritrova nei molti e i molti sono infinite sfaccettature dell’Uno.
A seguire, sempre giovedì 9 (in scena anche venerdì 10 e sabato 11), Akerusia Danza presenta Romeo & Giulietta con Ciro Venosa e Livia Di Donato, coreografia e regia Ciro Venosa. Romeo cristiano – Giulietta musulmana, l’amore non conosce ostacolo ideologico, si nutre di sé, del suo valore, del suo coraggio Vive nella realtà del momento come un fenomeno atmosferico. Si “crea” da se stesso, perché non ha altra speranza
Come contraddire le ragioni del cuore? Come contrastarle?
Concluderà la serata di giovedì 9 (in scena anche venerdì 10 e sabato 11), Art Garage, che presenterà Nun te scurdà, con le coreografie di Nunzio Impellizzeri e le interpreti danzatrici del percorso Humanbodies Program. Nun te scurdà, è un progetto coreografico nato con la residenza del coreografo siciliano con base in Svizzera, nell’ambito di Humanbodies Program.
A chiudere la rassegna, domenica 12 maggio alle ore 18.00, Akerusia Danza presenterà Saffo ed Artemisia, spettacolo di teatro danza incentrato sulle figure di due donne, una poetessa e una pittrice, rivoluzionarie per l’epoca in cui sono vissute.
L’allestimento vedrà protagonisti in scena gli interpreti Giorgia Palombi, Pasquale Lanzillotti, Sabrina Bonomo, e le giovani danzatrici Benedetta Musella e Beatrice Pecorella, per la regia di Rosario Liguoro.
Le coreografie sono a cura di Elena D’Aguanno, le musiche dal vivo di Otello Matacena, il video dello spettacolo di Mathias Rath.
Cosa accomuna Saffo e Artemisia Gentileschi? Entrambe donne hanno lasciato una traccia indelebile con la loro opera, in un mondo culturalmente dominato dagli uomini. La prima, grande poetessa del settimo secolo A.C., aveva un tìaso, luogo dove seguiva la formazione delle fanciulle, che venivano istruite e avviate alla bellezza e all’arte.
Questo esempio di comunità al femminile ha valicato i secoli come anche i versi della maestra. Anche Artemisia aprì la sua accademia a Napoli, oltre un millennio più tardi, e nel pieno della rivoluzione caravaggesca, incarnò un esempio d’indipendenza e maestria guidando uomini, divenuti poi famosi, e donne a sviluppare attraverso la pratica e lo studio la loro vocazione pittorica.
Una vocazione alla bellezza, alla ricerca della libertà, alla poesia, che in questo spettacolo, quasi una celebrazione, passa attraverso le parole, i suoni, le immagini, la danza dei corpi.
L’impegno dell’Associazione ItineraArte nel progetto Oltre la linea, ma non solo, si basa sull’amore verso la danza contemporanea, dove la propensione alla massima libertà da qualsiasi schema pre-concetto determina, così, l’esprimersi “alto” di un modo di intendere la vita, sia nei suoi aspetti quotidiani sia astratti.
La danza rappresenta la massima espressività del sentimento, specie se libera di contaminarsi, sporcarsi e ricrearsi, in contatto con altre arti vicine come la pittura, la poesia, il teatro, la musica.