Torna in Italia dopo 14 anni l’ICGG15 – International Conference of Gas Geochemistry, la Conferenza internazionale tenutasi per la prima volta in Francia nel 1982 che richiama esperti da tutto il mondo per presentare e discutere le ultime ricerche e i progressi tecnologici relativi alla geochimica dei gas in campo vulcanico, sismico ed ambientale.
La 15a edizione della Conferenza, al via presso la Sede di Palermo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e in programma fino al 5 ottobre nel duecentesco Castello di Milazzo (ME), è organizzata dalla sezione palermitana dell’Istituto e patrocinata anche da UNESCO, Regione Siciliana, Assemblea Regionale Siciliana e Comune di Milazzo.
“L’ICGG è un forum internazionale di alto prestigio in cui momenti di comunicazione scientifica vengono combinati con intensi scambi tra ricercatori provenienti da ogni parte del mondo”, spiega Franco Italiano, Direttore della Sezione di Palermo dell’INGV, “L’obiettivo fondamentale è stimolare la crescita e i progressi nel campo della geochimica dei gas, favorendo lo scambio internazionale e interdisciplinare di informazioni e sostenendo, così, la cooperazione tra Istituti di ricerca e mondo industriale”.
I temi che verranno affrontati durante i lavori dell’ICGG15 spazieranno dai contesti geodinamici, vulcanici e petroliferi all’ambiente marino e sottomarino, per arrivare all’atmosfera, alle acque sotterranee, alle risorse idriche, fino alla geomedicina e geochimica dei gas nelle rocce cristalline.
In apertura dei lavori è già stato siglato un Accordo di collaborazione scientifica tra la Sezione di Palermo dell’INGV e l’Institute of Earthquake Forecasting of China Earthquake Administration (IEF-CEA) per lo sviluppo di attività finalizzate allo studio dei fluidi in aree sismologicamente attive, con attività di ricerca in zone selezionate in Italia e in Cina.
“Parallelamente alla Conferenza”, prosegue Italiano, “negli spazi del Mastio (ovvero la parte più alta del Castello di Milazzo) sono previsti eventi intracongressuali e sono allestite alcune mostre, tra cui quella sul terremoto del Belice del 1968, sul terremoto di Messina del 1908, su ambiente e salute a cura del progetto CISAS del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), sull’idrotermalismo e sul progetto IDMAR (Laboratorio multidisciplinare sul mare)”.
Inoltre, durante la manifestazione si riunirà il Comitato di Pilotaggio del progetto Italia-Malta “BESS” (Pocket Beach Management & Remote Surveillance System) alla presenza di colleghi delle Università di Messina, Palermo e Malta, dei Ministeri degli Esteri italiano e maltese e delle amministrazioni maltese e siciliana. Si tratta di un progetto co-finanziato dall’Unione Europea (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, nell’ambito del P.O. Italia Malta 2014-2020) con l’obiettivo di redigere un Manuale di Gestione utile alla programmazione di interventi a favore delle aree marino-costiere dei Paesi coinvolti.
È previsto, infine, un ulteriore tavolo di lavoro che coinvolgerà INGV e ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), con la partecipazione delle ARPA (Agenzie Regionali per la Protezione Ambientale) aderenti all’accordo. Tema centrale sarà lo studio dei modelli di monitoraggio idro-geochimico per l’analisi integrata delle pericolosità geologiche.