Molti i gesti di partecipazione da parte dell’opinione pubblica internazionale per le vittime francesi; dai post sui social ai braccialetti dei neonati: unico motto “Je suis Charlie”. Non ultima la vignetta che ritrae un Maometto in lacrime che espone la frase scritta su un cartello.
“Je suis Charlie”, dunque, il motto di chi rifiuta gli atti terroristici di ogni genere. “Je suis Charlie” la scritta che compare su un libro posto nella mano sinistra della statua della libertà in cioccolato costruita in occasione del Sigep, salone internazionale della gelateria, pasticceria e pianificazione artigianali.
La chermesse, giunta alla 36° edizione, si svolgerà dal 17 al 21 Gennaio alla Fiera di Rimini e ospiterà la statua che, al tempo dei fatti tragici, era già in fase di realizzazione. L’opera, costruita grazie al lavoro dell’Accademia dei maestri cioccolatieri sotto la direzione di Mirco della Vecchia, era in esecuzione e probabilmente avrebbe avuto un significato diverso se non si fossero verificati gli atti di crudeltà che hanno colpito Parigi. La statua è stata, dunque, modificata in corso d’opera: nella mano sinistra esporrà un libro intitolato “Je suis Charlie” e, nella mano destra, al posto della fiaccola, la donna alzerà un gelato in vetro soffiato, realizzato dai maestri vetrai di Murano. L’opera, alta 2,5 metri e pesante 1500Kg, è stata realizzata utilizzando il cioccolato derivante dalla fusione di scarti di produzione non riutilizzabili e sarà esposta, in fiera, nell’area “Chocolate Show” (Pad. A7), per essere qui ultimata.
La storia della statua di cioccolato inizia a Rimini, ma non si esaurisce qui. Al termine della chermesse dedicata alle arti artigianali, sarà spostata a Milano per essere esposta per 6 mesi all’Expo, nell’area dedicata, per poi ripartire il 31 Ottobre destinazione gli Washington, Usa. Qui, sarà donata al presidente Barack Obama. Un gesto di grande solidarietà, fra i tanti che hanno invaso e pervaso l’opinione pubblica di tutto il mondo. Un’occasione per manifestare solidarietà alle vittime del terrorismo approfittando di una manifestazione che attende circa 175mila industrie di cui oltre 35mila estere.