Si tratta di un gruppo di giovani che vivono intensamente la loro spiritualità e che cercano, nel proprio piccolo di aiutare la gente, ispirati dall’esempio di San Francesco d’Assisi.
Gioventù Francescana è nota come un movimento cattolico (definito fraternità) di giovani cattolici (detti “gifrini”) di età compresa tra i 14 e i 30 anni, che condividono e vivono il Vangelo seguendo l’esempio del Santo, è chiamata anche con l’acronimo Gifra.
I giovani entrano a far parte della Fraternità tramite la Promessa, atto con il quale assumono o rinnovano annualmente gli impegni di vita evangelica propri della Gi.Fra..
Li abbiamo incontrati in una delle tranquille calette di Marina di Vico Equense e abbiamo avuto il piacere di incontrare i circa 30 bambini che, grazie a frati francescani della Campania e alla coadiuvazione e l’impegno dei ragazzi del gruppo gioventù, stanno trascorrendo una settimana al mare in compagnia dei frati.
Si tratta di bambini provenienti da tutta la regione Campania, da orfanotrofi, da situazioni familiari particolari, bambini, che ogni giorno sono a contatto con droga, alcool ed altre problematiche simili, figli di detenuti e tanto altro.
Sono stati ospitati nel Convento della Madonna della Libera a Castellamare di Stabia ed accolti serenamente dalla proprietaria dello stabilimento balneare, bambini che per un pomeriggio hanno dimenticato i loro problemi.
Sono arrivati in un rigoroso ordine, anche se entusiasmati dall’idea di tuffarsi al mare, il loro coordinatore, fischietto alla mano, li ha invitati all’ordine costante. In fila per la crema protettiva e poi un grosso sacco ha concesso loro di munirsi di braccioli, materassini, secchielli e palette per i giochi.
Dai 5 ai 14 anni d’età, i più grandi hanno aiutato i piccoli a tuffarsi a mare e i piccolissimi a fare amicizia con l’acqua. I coordinatori, la maggior parte giovani sulla ventina, hanno aiutato i responsabili a tener a bada i ragazzi ma allo stesso tempo facendoli sbizzarrire in mille giochi d’acqua.
Abbiamo chiacchierato con alcuni dei volontari dell’iniziativa, ci hanno spiegato che ogni anno cercano di dare una mano, di far in modo che questi bambini abbiano delle vacanze a modo loro. Non abbiamo avuto la percezione che si trattasse di una organizzazione di volontari, la percezione comune è stata quella di una grande e numerosa famiglia. I ragazzi giocavano sereni. Uno dei più piccoli, Salvatore, aveva paura dell’acqua e uno dei giovani volontari gli ha permesso di fare amicizia col mare, come si fa generalmente con un figlio, così, dopo qualche minuto anche il piccolo Salvatore guizzava felice in acqua munito di un dinosauro salvagente di grande stile.
Una quindicina dei ragazzi provenivano dalla periferia di Napoli e dal quartiere Ponticelli, uno dei più difficili di Napoli. La serenità e la gioia che ha accompagnato la giornata dei ragazzi ha pervaso anche gli animi dei bagnanti. Nella piccola caletta, la porzione di mare riservata alla spiaggia era letteralmente invasa dai bambini che con i loro giochi hanno accompagnato la giornata di mare dei presenti strappando a tutti un sorriso, proprio loro.
Un primo bagno, un po’ di giochi ed un secondo giro in acqua, tutto accompagnato dai sorrisi e il suono di un fischietto, che scandiva i tempi dei ragazzi che si sono divertiti anche se il temporale ha sorpresi in spiaggia.
Una giornata al mare dunque, per dare un po’ d’amore.