L’Istituto di calcolo e reti ad alte prestazioni (Icar) del Consiglio nazionale delle ricerche ha collaborato con il Gruppo BPER banca per la realizzazione di nuovi servizi interattivi basati sull’impiego di tecnologie come l’intelligenza artificiale, il riconoscimento facciale e la human-computer interaction.
Computer vision: come funziona
Per l’edizione 2018 del progetto ‘Innovation Room’ del Gruppo, infatti, protagoniste sono state le tecnologie invisibili, a partire dall’AI, con cui si è costruito un vero e proprio avatar in grado di muoversi all’interno di una normale filiale e accompagnare il cliente, fino alla naturale integrazione di questa tecnologia con un modello 3D umanoide e alle vetrine polarizzate in grado di ottimizzare al massimo l’esperienza visiva.
“Il Cnr-Icar è da tempo impegnato in attività di ricerca sull’intelligenza artificiale e sull’interazione uomo-macchina, e la collaborazione con il Gruppo BPER ha costituito una preziosa opportunità di sperimentazione di tali metodologie in ambienti complessi come quello bancario”, ha spiegato il direttore dell’Istituto Giuseppe De Pietro. “L’introduzione delle tecnologie legate all’intelligenza artificiale può davvero rivoluzionare il mondo bancario, in quanto permetterà di offrire servizi sempre più personalizzati e personalizzabili, e metodi più sicuri di interazione con la clientela, in un progressivo processo di ‘smaterializzazione’ delle filiali”.
In particolare, il gruppo di lavoro Cnr-Icar, coordinato dal ricercatore Luigi Gallo, si è focalizzato su olografia 3D e addestramento dell’intelligenza artificiale, contribuendo allo sviluppo di un avatar 3D in grado di colloquiare con l’utente e di guidarlo nella realizzazione delle operazioni.