In particolare, secondo il coordinamento tra Cia, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle cooperative agroalimentari, le riduzioni e gli sgravi fiscali -a partire dall’abolizione dell’Imu per i terreni agricoli e dell’Irap, unite all’aumento delle compensazioni Iva per il settore lattiero-caseario e delle carni e alla stabilizzazione delle misure per le agroenergie e il biogas- rappresentano una positiva base di partenza per invertire la rotta della crisi.
Adesso, è opportuno e necessario affiancare agli sgravi fiscali approvati in Finanziaria un progetto di sviluppo e di rilancio competitivo dell’agricoltura nazionale, iniziando dai comparti che si trovano a fronteggiare le maggiori difficoltà, dal latte, alle carni bovine e suine, dall’ortofrutta all’olio d’oliva, ai cereali. Sono queste le principali produzioni in forte sofferenza che richiedono, con urgenza, azioni e interventi di valorizzazione e di promozione da realizzarsi all’interno di un disegno strategico di politica agricola. Nella convinzione -conclude Agrinsieme- che tanto più l’agricoltura sarà valorizzata e diventerà centrale all’interno delle dinamiche di filiera, tanto più il sistema agroalimentare Made in Italy e, con esso, l’economia nazionale ne trarrà beneficio.