La vecchia Serie C oggi si chiama Lega Pro, abbreviazione di professionisti. Anche gli stadi dunque devono essere all’altezza per ospitare le gesta di calciatori e addetti ai lavori che scendono in campo o vanno allo stadio non più per diletto.
Lo stadio di Agrigento “Esseneto” non è ancora da Lega Pro. Tribuna stampa, sala stampa, settore ospiti, spogliatoi per i direttori di gara o assistenti donne e sala antidoping: è qui che lo stadio è carente, non è da Lega Pro. Ed è qui che il Comune sta intervenendo velocemente per avere il prima possibile l’agibilità per giocare nel proprio stadio le gare in casa e non più al Provinciale di Trapani.
Il Comune siciliano ha però anche avviato l’iniziativa “Coloriamo l’Esseneto”. Oltre agli operai della ditta aggiudicatrice dell’appalto, anche i tifosi posso partecipare. Ma la notizia sta nel fatto che anche i calciatori si sono attivati. I ragazzi di mister Nicola Legrottaglie, ex Juventus, Milan e Catania, hanno lasciato il pallone ed hanno impugnato il rullo per ritinteggiare gli spalti di bianco e rosso, come se fossero le pareti di casa.
Quando l’agibilità sarà concessa, a quel punto davvero i calciatori e i tifosi dell’Akragas potranno dire di giocare in casa, in casa propria.