La Regione Campania ha approvato ulteriori bandi relativi a varie tipologie d’intervento del Programma di Sviluppo Rurale per un importo complessivo di 46,5 milioni di euro nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020.
“L’impegno che stiamo mettendo in campo a favore dell’agricoltura e delle aree rurali è di portata straordinaria, a dimostrazione della loro rilevanza strategica per questa Amministrazione. Stiamo recuperando i ritardi accumulati in passato perché vogliamo che l’agricoltura campana segni una svolta decisiva, con l’eliminazione delle principali criticità strutturali che le hanno impedito di esprimere pienamente tutto il suo enorme potenziale” dichiara Franco Alfieri, consigliere del Presidente per l’Agricoltura, Foreste, Caccia e Pesca.
“Siamo in perfetta sintonia – aggiunge Alfieri – con il bisogno di cambiamento che le associazioni e gli operatori del comparto hanno manifestato nel corso delle numerose occasioni di confronto di questi mesi e che caratterizzano fortemente la nostra azione amministrativa. Siamo convinti che l’agricoltura abbia notevoli margini di crescita e che possa, dunque, tirare la volata all’economia regionale. Grazie ai bandi del PSR stiamo lavorando, su impulso del Presidente, proprio in questa direzione, per costruire un settore primario in grado di coniugare modernità e tradizione e le cui parole d’ordine siano ricambio generazionale, innovazione, cooperazione e competitività”.
Con i bandi emanati – che vanno ad aggiungersi a quelli pubblicati il mese scorso per complessivi 154,5 milioni – la Regione Campania mette in campo 27 milioni per sostenere gli investimenti volti a migliorare, tra l’altro, l’efficienza ecologica degli ecosistemi forestali, la pianificazione di una loro corretta gestione e la valorizzazione in termini di pubblica utilità delle foreste e delle aree boschive.
Altri dieci milioni sono destinati ai progetti di imboschimento di superfici agricole e non agricole con l’obiettivo di contribuire, in particolare, alla difesa del territorio e del suolo, alla regimentazione delle acque e alla tutela e conservazione della biodiversità.
Le restanti risorse messe a bando andranno a finanziare:
– Gli investimenti che mirano alla riduzione delle emissioni gassose negli allevamenti zootecnici, dei gas serra e dell’ammoniaca;
– Le associazioni formate da microimprese che operano nel turismo rurale per favorire la messa in rete di strutture e servizi;
– Le forme di cooperazione per la costituzione, lo sviluppo e la promozione di filiere corte e mercati locali per contrastare le debolezze e la frammentazione delle aziende dedite alla piccola agricoltura.