Presso la Biblioteca delle Oblate di Firenze, si terrà la ‘Cafferenza‘ con Franco Miglietta, ricercatore dell’Istituto di biometeorologia del Cnr e accademico dei Georgofili, che illustrerà metodi e soluzioni scientifiche innovative, promettenti – e in qualche modo sorprendenti – con cui la ricerca agraria, coniugando l’alta tecnologia e le potenzialità ancora inespresse della vegetazione terrestre, può dare risposte concrete ad alcune emergenze del pianeta.
L’incontro è organizzato dall’Associazione Culturale Caffescienza di Firenze e sarà moderato da Francesca Camilli, Ibimet-Cnr.
“Nutrire il pianeta” non è uno slogan ma una priorità. Si stima infatti che la popolazione globale raggiungerà i nove miliardi di persone nei prossimi 40 anni.
Una sfida urgente che l’agricoltura si trova ad affrontare in prima linea per aumentare del 50-60%, entro il 2050, la produzione di beni alimentari che soddisfino la richiesta di calorie e nutrienti da parte della popolazione.
Ma l’agricoltura oggi viene chiamata ad assolvere compiti numerosi e diversi che vanno dalla produzione di biomasse da trasformare in energia, alla difesa del paesaggio rurale e della biodiversità, all’adozione di pratiche ecocompatibili per ridurre l’impatto dell’inquinamento del suolo e dell’aria e combattere i cambiamenti climatici in atto. Queste funzioni molteplici dell’agricoltura possono sembrare tra loro contrapposte ad una prima analisi e possono alterare il significato originale dell’agricoltura, ossia quello di soddisfare la richiesta crescente di alimenti.
E’ compito della ricerca agraria trovare soluzioni e di coniugare le diverse pressioni cui l’agricoltura è sottoposta assicurando la sostenibilità e l’equilibrio del sistema produttivo agricolo ed evitando pratiche che mettano a rischio la componente naturale degli ecosistemi terrestri.