Tempi stretti e ritmi serrati: questi gli ingredienti di “Agenzia investigativa”. La commedia, messa in scena dai Divini Commedianti al Teatro Polifunzionale Ischia, con i suoi intrecci ed equivoci, ha inizio e sviluppo in una bizzarra agenzia investigativa.
Tutto ruota attorno alla figura di Mariano, avvocato ed investigatore capo della stessa agenzia. Egli è affiancato da un segretario buono a nulla, Strossner, che gliene combina di tutti i colori al punto da farlo trovare in situazioni ingarbugliate e spiacevoli.
La scena, infatti, si apre con un trafelato Javarone, cliente dell’agenzia, il quale apprende da una relazione derisoria scritta da Strossner, erroneamente attribuita a Mariano, che la moglie lo tradisce. L’altro imbranato collaboratore di Mariano è Sisto. Quest’ultimo ha la convinzione di avere sempre la soluzione giusta per ogni caso da risolvere.
Essendo l’inviato dell’agenzia, infatti, con il pretesto di effettuare i vari pedinamenti, viaggia per l’Italia a spese di Mariano, trovandosi sempre nel luogo sbagliato e quindi senza concludere nulla di buono.
Lo studio investigativo si trova nell’appartamento di Mariano, il quale vive con la sorella Caterina, particolarmente premurosa e protettiva nei confronti del fratello, la quale ha come unico desiderio quello di vederlo sposato.
Mariano, infatti, è uno scapolone incallito, poiché, data la professione, ha una folle paura del tradimento.
Il povero investigatore non è solo vittima delle stranezze dei suoi collaboratori ma anche dei folli clienti che si rivolgono all’agenzia.
Tra questi c’è Norma, la quale fingendo di essere una cliente, cambierà con una sconvolgente rivelazione, la vita di Mariano.