Il Comitato dei rappresentanti permanenti del Consiglio ha approvato l’accordo provvisorio raggiunto con il Parlamento europeo la direttiva sulla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un’esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni durante il lavoro.
Cancro professionale: la nuova direttiva
Il cancro professionale è uno dei più gravi problemi di salute sul luogo di lavoro e la prima causa di mortalità connessa al lavoro nell’UE. La nuova direttiva migliorerà la protezione di almeno 4 milioni di lavoratori.
“Questo accordo contribuirà a salvare fino a 100 000 vite nei prossimi 50 anni. Riducendo drasticamente il rischio di esposizione ad agenti chimici cancerogeni per i lavoratori, abbiamo fatto un altro concreto passo avanti per realizzare l’obiettivo di questa presidenza, ovvero creare un’Europa che protegge.” ha dichiarato Beate Hartinger-Klein, ministra federale austriaca del lavoro, degli affari sociali, della salute e della tutela dei consumatori.
Cancro professionale: i punti cardine dell’accordo
La direttiva modifica una direttiva del 2004 e introduce valori limite di esposizione per altri 8 agenti cancerogeni o mutageni, ovvero: le emissioni dei gas di scarico dei motori diesel, gli oli minerali precedentemente usati nei motori a combustione interna, il tricloroetilene, la 4,4′-metilendianilina (MDA), l’epicloridrina, l’etilene dibromuro, l’etilene dicloruro e le miscele di idrocarburi policiclici aromatici, in particolare contenenti benzo[a]pirene. Il periodo di recepimento è di due anni. Nel 2017 era stata realizzata una prima revisione della direttiva del 2004 con l’introduzione di 11 agenti cancerogeni aggiuntivi.
Ecco gli elementi principali dell’accordo:
- emissioni dei gas di scarico dei motori diesel: il valore limite di esposizione è stato fissato a 0,05 mg/m3, calcolato in carbonio elementare, per tutti i gas di scarico dei motori diesel. Il nuovo valore limite entrerà in vigore 2 anni dopo la fine del periodo di recepimento (5 anni dopo per i settori dell’industria mineraria sotterranea e della costruzione di gallerie)
- oli minerali precedentemente usati nei motori a combustione interna: la direttiva introduce una nota relativa alla penetrazione cutanea per gli oli motore usati con cui segnala la possibilità di un assorbimento significativo della sostanza attraverso l’epidermide. L’esposizione a oli motore usati può essere ridotta adottando migliori pratiche come l’uso di guanti e altri dispositivi di protezione individuale
- tricloroetilene: questa sostanza è comunemente usata come solvente industriale e nella produzione di fluorocarburi refrigeranti. Grazie alle nuove norme l’esposizione dei lavoratori a questa sostanza sarà limitata a 57,7 mg/m3 nel lungo termine e a 164,1 mg/m3 nel breve termine. È stata inoltre inserita una nota relativa alla penetrazione cutanea che segnala la possibilità di un assorbimento significativo della sostanza attraverso l’epidermide
- epicloridrina: l’esposizione a questa sostanza, usata per esempio nella fabbricazione di materiali plastici e di colle e resine epossidiche, sarà limitata a 1,9 mg/m3. La direttiva contiene inoltre una nota relativa alla penetrazione cutanea che segnala la possibilità di assorbimento attraverso l’epidermide
- etilene dicloruro: la direttiva fissa il valore limite di esposizione a 8,2 mg/m3 e introduce un nota relativa alla penetrazione cutanea. L’etilene dicloruro è solitamente utilizzato per produrre cloruro di vinile che a sua volta è trasformato in cloruro di polivinile (PVC)
- miscele di idrocarburi policiclici aromatici, in particolare contenenti benzo[a]pirene: l’esposizione a queste miscele può avvenire durante attività che prevedono processi di combustione, come nel caso dei gas di scarico dei motori a combustione. La direttiva contiene una nota relativa alla penetrazione cutanea che segnala la possibilità di assorbimento significativo attraverso l’epidermide.